Affido condiviso: Passaseo, violato interesse minore



ANSA (POL) – 26/01/2006 – 19.29.00
AFFIDO CONDIVISO: PASSASEO, VIOLATO INTERESSE MINORE
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PASSASEO, VIOLATO INTERESSE MINORE

(ANSA) ROMA, 26 gen – «È stato violato l’interesse del minore con il blitz rapido per giungere all’approvazione di una legge che è stata snaturata di tutti i suoi principi cardine e non porterà per niente fuori dai tribunali ciò che non è di competenza dei tribunali, una legge che non offre al giudice gli strumenti di intervento e che di fatto nulla cambierà». Così Aurelia Passaseo presidente del Ciatdm (Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela dei Diritti dei Minori) commenta la legge sull’affido condiviso.

«Il Ciatdm — dice — non può che fare un’analisi critica al testo di legge approvato dal Senato, in quanto i principi fondanti del Ciatdm sono la bigenitorialità e la tutela dei diritti dell’infanzia all’interno della crisi di coppia: principi che purtroppo anche sforzandoci parecchio non riusciamo a trovare nel testo di legge». Ed elenca alcune delle carenze della norma: «mentre la nuova frontiera della neuropsichiatria infantile — dice — insiste sulla necessità di parlare con i figli, di ascoltarli e di dedicare loro del tempo, la legge va in direzione diametralmente opposta prevedendo sanzioni penali solo in caso di violazioni economiche».

Ma non solo: quando si occupa dei genitori inadempienti, secondo Passaseo, «il DDL non affronta il problema concretamente e prevede soluzioni al limite del ridicolo: l’ammonizione o una sanzione economica assolutamente inefficace perché‚ privilegia il genitore economicamente più forte che può permettersi di pagare ripetutamente una somma modesta (75 euro) continuando a violare i diritti dei figli». E poi ancora l’assenza di qualsiasi percorso di mediazione al di fuori delle aule di tribunale.

«Qualsiasi legge — conclude — perde efficacia qualora non contenga un forte elemento deterrente; è un principio base applicato costantemente, (dall’evasione fiscale alla patente a punti), universalmente conosciuto ed accettato da qualunque cittadino. Troviamo singolare che di tale elementare principio si sia dimenticato il legislatore al momento di prevedere delle misure che nelle intenzioni di tutti dovrebbero essere a tutela dell’infanzia».

(ANSA). TAM 26-GEN-06 19:27 NNN

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