Sotto zero



Ci deve essere un organo preposto alle attività elucubrative, in quella variante dell’homo sapiens che è l’homo sapiens politicus, ma sicuramente non è il cervello. Per quanto riguarda il nostro Ministro dell’Interno, poi, qualunque esso sia, si deve essere congelato a causa del clima polare che ha colpito l’Italia in questi giorni.

Riporto pari pari dal sito del «Corriere della Sera»:

ROMA – «Abbiamo bisogno di chiedere agli italiani un sacrificio». Con queste parole il ministro delle Politiche industriali, Claudio Scajola, introduce il contenuto del decreto ministeriale approvato in serata, risposta alla «crisi energetica» dovuta alla diminuzione di forniture di gas dalla Russia e all’aumento dei consumi a causa dell’ondata di gelo in Italia.

STRETTA SUI CONSUMI – Con il decreto, dice il ministro, «abbasseremo la temperatura dei riscaldamenti di un grado rispetto al livello attuale» e di «un’ora di orario», spiegando inoltre che questa misura si dovrebbe tradurre in un risparmio di 5-10 milioni di metri cubi al giorno di gas. Saranno esclusi dal provvedimento luoghi come «ospedali, cliniche, case di cura, centri per anziani, scuole».

Forse il ministro non sa che già nel 2001

Analizzando con dettaglio la disponibilità del riscaldamento … emerge che quasi il 64% delle famiglie italiane, con punte del 77,9% nel Nord-Est, utilizza impianti di riscaldamento autonomo. Fanno eccezione le Isole dove tale percentuale scende al 35,6% e dove il 22,4% delle famiglie utilizza apparecchi singoli, giustificando così in parte le più elevate bollette per energia elettrica.

ISTAT – Famiglie e Società – I consumi delle famiglie – Anno 2001

Sono proprio curioso di sapere come farà il Signor Ministro a mettere in pratica un decreto del genere in tutte quelle abitazioni ove esiste un impianto di riscaldamento autonomo. Manderà in tutte le case polizia e vigili dotati di sofisticatissimi termometri?

Ma Scajola non si ferma qui. Infatti aggiunge:

Sulle bollette dei consumatori italiani ci potrà essere qualche rincaro a causa della riapertura di alcune centrali ad olio combustibile, più costoso del gas naturale. «È difficile quantificare quanto costerà in più il passaggio da gas a olio combustibile», e spiega che «sarà l’Autorità dell’energia a verificare, come di prassi ogni tre mesi».

Quindi, all’inutile decreto, che penalizzerà chi non può permettersi o non ha il riscaldamento autonomo, guarda caso prevalentemente coloro che abitano nelle regioni più povere, si aggiunge un’ulteriore batosta che non farà altro che portare nelle casse dello Stato ulteriori miliardi di euro, dato che con l’aumento della bolletta aumenteranno in proporzione anche gli introiti dovuti alle tasse sul riscaldamento e sull’energia elettrica. Miliardi che, mancando il nostro Paese di una intelligente politica energetica, serviranno solo a tappare qualche buco di quel colabrodo che si chiama Pubblica Amministrazione. Un gran bel regalo per il Signor Ministro e compagni.

La verità è che si cerca di dare l’impressione di un governo che fa qualcosa, mentre la realtà è un’altra: già in passato c’erano state avvisaglie che qualcosa come quello che sta succedendo in questi giorni sarebbe potuto succedere; sono anni che gli esperti di questioni energetiche chiedono a gran voce una politica che ci renda meno dipendenti dall’estero per quello che riguarda l’energia in generale e quella elettrica in particolare. È stato fatto qualcosa? Chiacchiere, solo chiacchiere…

A proposito: i Palazzi delle Istituzioni (Camera, Senato, Quirinale, ecc…) come l’hanno il riscaldamento? Autonomo? Che dite, andiamo a dare un’occhiata in questi giorni, magari muniti di termometri? Nel peggiore dei casi, un modo di usarli, lo troveremo…

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Comments (2) to «Sotto zero»

  1. Tisbe says:

    Nessuna meraviglia. Di bravate ne fanno uno dietro l’altra. Io ho l’autonomo, verranno a controllare direttamente a casa mia, e proprio adesso? Nei giorni della Merla?

  2. atrus says:

    Ma fare una bella politica che privilegi l’installazione di pannelli solari per la corrente, così uno il riscaldamento se lo fa in proprio a costi minimi con la sua caldaia elettrica? Ah, ma poi l’Enel ci rimette… 😀

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