Come funziona una rotatoria



Potrà sembrare strano, ma sembra che alcuni assessori al traffico di alcune città italiane, fra cui Roma, non comprendano esattamente come funziona una rotatoria.

Tanto per cominciare iniziamo a dire a cosa serve: una rotatoria, infatti, non è semplicemente uno dei tanti modi con i quali due o più strade possono incrociarsi. Una rotatoriaè fondamentalmente un meccanismo di smistamento del traffico che garantisce che questi fluisca regolarmente, anche quando è intenso, là dove due o più strade si incontrano. In pratica, al contrario del semaforo, permette il regolare scorrimento del traffico senza creare lunghe file di macchine ferme con il motore accesso, cosa che non fa certo bene all’aria delle nostre città.

Un altro utilizzo di una rotatoriaè quello di interrompere lunghe arterie di percorrenza rettilinee per evitare che qualcuno le scambi per piste automobilistiche, senza tuttavia rallentare eccessivamente il traffico, garantendo velocità di scorrimento più sicure per i pedoni e gli stessi automobilisti.

Perché tuttavia una rotonda funzioni, è necessario che sia soddisfatto un’importante principio: devono avere la precedenza i veicoli che sono già all’interno della rotatoria, non quelli che si accingono ad entrarvi. Infatti, se una macchina all’interno della rotatoria desse la precedenza a una che si appresta ad entrarvi, sarebbe costretta a fermarsi, bloccando così quelle dietro. Dato che nella rotatoria ci stanno poche macchine alla volta, la fila interna che si verrebbe a creare finirebbe per impedire ad ulteriori macchine di entrare al suo interno e soprattutto a quelle dentro di uscirne, per cui l’intero meccanismo si bloccherebbe. Se invece si dà la precedenza a chi è già dentro, si presume che questi prima o poi ne uscirà, liberando un posto per uno dei veicoli che aspettano di entrare nella rotatoria.

Dato che le rotatorie si percorrono in senso antiorario, le auto che sono al suo interno si ritrovano le macchine che si apprestano ad entrare sulla destra, per cui — qui è il problema — in una rotatoria la precedenza andrebbe data ai veicoli che provengono da sinistra e non da destra come è previsto normalmente dal codice della strada. Questo vuol dire che se il Comune non dispone una segnaletica verticale e orizzontale che obblighi i veicoli in ingresso a dare la precedenza a quelli all’interno della rotatoria, si è obbligati ad adottare la precedenza da destra con il conseguente possibile blocco dell’intero meccanismo.

Purtroppo in molte città si vedono rotatorie non dotate della segnaletica necessaria a garantirne il funzionamento oppure rotatorie con la segnaletica orizzontale disegnata in modo da interromperne addirittura la circolazione, veri e propri monumenti all’incompetenza. Inoltre l’utilizzo delle rotatorie, peraltro molto diffuso all’estero, non è altrettanto comune qui in Italia, nonostante le ripetute richieste della Comunità Europea di adottare quanto più diffusamente possibile questo meccanismo. Così da noi imperversano ancora i semafori, agli incroci, con le immancabili conseguenze che conosciamo per quello che riguarda il traffico. Anzi, se ne continuano a fare sempre di nuovi, rendendo ancora più complesso il sistema di scorrimento del traffico.

La rotatoria, infatti, è un meccanismo adattivo, ovvero che reagisce alle variazioni del traffico in modo automatico. I semafori, invece, vanno temporizzati in modo coordinato fra loro, per cui hanno una struttura rigida rispetto ai mutamenti nell’intensità del traffico. Questa rigidità è abbastanza evidente quando i vigili urbani sono costretti a intervenire manualmente in certi incroci o a fare scorrere più flussi contemporaneamente da strade differenti indipendentemente dallo scattare del semaforo sul rosso o sul verde. Un altro esempio è quando i semafori bloccano inutilmente il traffico anche quando non ve n’è alcuna necessità, come nel caso di circolazione ridotta lungo una delle due o più arterie che si incrociano.

Insomma, il semaforo è un meccanismo poco efficiente e molto più costoso della rotatoria. Chissà quando tutti nostri amministratori pubblici lo capiranno?

Comments (4) to «Come funziona una rotatoria»

  1. lingua.linguaccia says:

    Finalmente! Possibile che ai nostri amministratori non venga in mente di dire come funziona una rotonda?????????????

  2. lingua.linguaccia says:

    x l’account di google leggi qui: http://www.internos.splinder.com/post/3327047#comment

  3. A Padova la giunta precedente (dx) ha sostituito quasi tutti i semafori con delle rotonde. Incidenti agli incroci
    -45%, traffico più scorrevole.
    L’incrocio è morto, viva la rotonda.

  4. Ho corretto l’articolo a fronte della giusta osservazione di Samuele: il termine da usare è rotatoria e non rotonda, che indica solo la struttura e non il meccanismo.

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