Asse 2008



Veltroni e Berlusconi si incontrano. Nel centrodestra e nel centrosinistra il nervosismo aumenta, soprattutto nelle frange più estreme; gli alleati sono preoccupati, nell’uno come nell’altro schieramento. Ma cos’è che sta succedendo? Saperlo lo sanno solo loro e i loro più stretti collaboratori, probabilmente; noi al massimo possiamo fare qualche ipotesi. Diciamo che ci stanno preparando il futuro e la cosa, devo ammetterlo, mi preoccupa un po’. Non certo perché i due massimi esponenti del centrodestra e del centrosinistra stiano cercando un accordo, quantomeno sulle regole e soprattuto sulla legge elettorale: sarebbe anzi auspicabile dopo anni di scontri senza quartiere, attacchi personali, vendette trasversali usando ogni mezzo, dai media alla magistratura, da una parte e dall’altra. No, sono preoccupato perché a fare questo accordo sono due personaggi che già conosciamo, che hanno già avuto la possibilità di mostrare quello di cui sono o non sono capaci e che, ad essere onesti, non hanno poi fatto gran che per il Paese. Insomma, nulla di nuovo sotto il sole.

Di nuovo la divisione non è fra destra e sinistra, fra principi e ideologie contrapposte, ma fra chi ha il potere e chi non ce l’ha, fra loro e noi. Loro si stanno mettendo d’accordo per continuare la partita a Risiko in cui, che vincano o perdano, un ritorno ce l’hanno comunque. Noi siamo quelli che lo paghiamo, quel ritorno. E allora che fare? Qualche manifestazione c’è già stata a Roma in cui lavoratori di destra e di sinistra hanno sfilato assieme. Loro si mettono d’accordo? Facciamolo anche noi. Basta con i litigi nei bar, nei forum in Rete, nelle strade, ognuno affermando di possedere la verità e che l’altro è un disonesto, un ladro, un "coglione". Così stiamo facendo solo il loro gioco. Comunque la si pensi, abbiamo tutti gli stessi problemi: i trasporti, la sanità, il lavoro, arrivare alla fine del mese con qualche soldo in tasca e il conto non in rosso. E allora facciamoli anche noi i nostri incontri: iniziamo a vedere cosa ci unisce e non cosa ci divide, e facciamoglielo sapere. Facciamo sapere loro che non ci stiamo ad essere esclusi dal gioco salvo quando dobbiamo mettere una crocetta su un pezzo di carta, una crocetta che serve solo a decidere quanti "carrarmatini" prendere al prossimo giro per giocarseli nella conquista di seggi e poltrone.

Non è più questione di impegno politico: è la qualità della nostra vita in gioco, da parte di persone che della nostra vita non sanno nulla perché guadagnano in un mese quello che noi guadagniamo in un anno, perché sono decenni che non fanno più file agli sportelli di un ufficio postale o attendono in silenzio in un corridoio di un ospedale di essere visitati, perché hanno chi fa loro la spesa, cucina, pulisce e se hanno un problema devono solo passarlo al portaborse di turno per farselo risolvere; passando davanti a tutti gli altri, ovviamente. È ora di cambiare le cose, ma non aspettatevi che siano loro a farlo.

Veltroni e Berlusconi si sono incontrati. Hanno capito che scannarsi a vicenda non paga, almeno non come hanno fatto finora. Così si metteranno d’accordo per un confronto "sano e leale", uno che non metterà di mezzo media e magistrati, così potranno fare i loro porci comodi in santa pace.

Amen.

Commenti (5) a «Asse 2008»

  1. LucaScialo ha detto:

    Chissà, forse si respira aria di inciucio…ciao 🙂

  2. utente anonimo ha detto:

    E che cosa ti aspettavi, che si prendessero a pugni?

    Illusi…

  3. Dario de Judicibus ha detto:

    Purtroppo lo sapremo solo… a posteriori.

  4. utente anonimo ha detto:

    daiiii, il gatto e la volpe…che vuoi che facciano se non propinarci la solita favola delle monete che crescono nel campo dei miracoli?

  5. utente anonimo ha detto:

    Inciucissimo…

    d’altra parte speravate che questo governo avrebbe fatto una legge antitrust come promesso prima delle elezioni? Passata la festa…

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