Stesso peso, stessa misura

Il sondaggio proposto oggi sul sito de «La Stampa» chiede se sia giusto boicottare la cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici 2008 che si terranno a Pechino. Dopo le affermazioni del Presidente dei senatori del PdL Maurizio Gasparri e del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, la polemica, tanto per cambiare, ha assunto toni piuttosto accesi.
Personalmente penso che la domanda che si pone «La Stampa» e che ho ascoltato più volte in diversi servizi televisivi nei vari telegiornali sia assolutamente sbagliata. È una domanda fuorviante, che evita il problema di fondo.
A mio avviso, infatti, ci dovremmo chiedere se piuttosto sia giusto fare pressioni su quei Paesi che non rispettano i diritti umani attraverso iniziative che, pur non penalizzando i cittadini spesso incolpevoli di quei Paesi, colpiscano significativamente l’immagine del Paese stesso e quindi di quel Governo.

Perché se la risposta è sì, allora quasi ogni Paese del mondo, dalla Cina alla Russia, dagli Stati Uniti alla stessa Italia, seppure in misure differenti, dovrebbe subire tali pressioni. Tutti i Paesi del mondo, infatti, anche quelli che si dicono più democratici e rispettosi dei diritti umani, hanno i loro scheletri negli armadi. Non bisogna infatti pensare che non rispettare i diritti umani voglia dire agire al di fuori delle leggi. In molti casi sono le stesse leggi a legittimare tali violazioni. Vale per tutti, compreso il nostro Paese, dove più di una legge rende perfettamente legale azioni che sul piano etico sono a tutti gli effetti violazioni di diritti assolutamente fondamentali.
E forse è per questo che oggi ci chiediamo se è giusto agire nei confronti della Cina: perché se non avessimo la coda di paglia, non avremmo dubbi, la risposta sarebbe sì.
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