Foto proibite



Vi segnalo un interessante articolo di Luca Spinelli intitolato L’arte italiana scompare dalla Rete, pubblicato alcuni giorni fa su Punto Informatico.

Spinelli punta il dito sul Decreto Legislativo denominato «Codice dei beni culturali e del paesaggio» o, più brevemente, Codice Urbani dal nome dell’ex-ministro ai Beni Culturali. Questo decreto regola tutte le opere gestite dagli enti pubblici italiani e prevede fra l’altro il divieto assoluto di fotografare le suddette opere in mancanza di autorizzazione da parte dell’ente che le gestisce. Per opere, tuttavia, non si intendono solo quadri, sculture e altre opere d’arte presenti in musei e pinacoteche, ma anche statue e monumenti che caratterizzano il panorama di tutte le regioni italiane.

In particolare, il sottosegretario ai Beni Culturali Andrea Marcucci ha affermato che da noi la cosiddetta Libertà di Panorama non esiste. E non parliamo solo di foto ad uso commerciale, il che potrebbe anche avere un senso, ma qualsiasi immagine ripresa per qualsiasi motivo, anche ad uso personale. Pubblicare queste foto in rete è quindi tecnicamente un reato. Se si pensa a quanti album di viaggi e foto personali oggi sono presenti in Internet, c’è da rimanere perplessi. Al di là comunque dell’aspetto specifico, questo decreto rischia di diventare un boomerang per il nostro Paese, dato che sta facendo sparire da molti siti le immagini dell’Italia più bella, quella dei monumenti, dei paesaggi, dell’architettura e dell’arte. Purtroppo, come giustamente fa notare Spinelli, la maggior parte dei nostri politici sono analfabeti informatici, incapaci di comprendere gli aspetti più fondamentali della nuova era digitale, figuriamoci comprendere quella liberalizzazione dei dati, immagini incluse, che l’introduzione del Web 2.0 sta portando nel mondo, come afferma Tim O’Reilly in un suo famoso articolo.

Purtroppo questo Paese sta andando sempre peggio e gli italiani ne sono pienamente consapevoli nonostante i politici attualmente al potere si affannino ad affermare il contrario. Ormai sempre più persone si son rese conto che il problema non è scegliere fra centrodestra e centrosinistra, ma cambiare radicalmente la classe dirigente, non solo quella politica, ma anche buona parte di quella imprenditoriale. Negli altri Paesi non si sa più se ridere o piangere quando guardano a quello che sta succedendo da noi, perché alla fin fine l’Italia è amata nel mondo da molte più persone di quanto si possa credere, nonostante le critiche feroci che spesso ci attiriamo. In fondo ogni Paese ha i suoi difetti, ma quello nostro è un vero e proprio declino, un tramonto che fa tanto più rabbia quanto più si è consapevoli del potenziale e dei beni che nonostante tutto abbiamo.

ALBUM 2008


Come saranno fatti d’ora in poi i nostri album di foto delle vacanze grazie al Decreto Urbani.

Commenti (4) a «Foto proibite»

  1. mc2033 ha detto:

    Il dramma è che i componenti della nostra classe politica sono così vecchi che se anche li sostituissimo con i loro figli, avremmo sempre una classe politica di nonni…

  2. utente anonimo ha detto:

    Già…invece eleggerei ministro un metallaro!! Credi che il problema sia solo l’età?? Hai visto come sono piazzati nel mondo i nostri giovani acculturati?? Manco se i politici dovessero fare i campionati di PS!!

  3. mc2033 ha detto:

    No, non credo che il problema sia soltanto l’età, ma i nostri governanti hanno dimostrato in innumerevoli occasioni di non disporre più della necessaria elasticità mentale per affrontare i cambiamenti.

    Perciò se da un lato non è detto che un governo di “giovani” risolva davvero il problema, è altrettanto palese che solo in un governo di “giovani” potremo rivolgere la speranza di risolverlo.

  4. utente anonimo ha detto:

    … i nostri prodi “di destra e di sinistra” non capiscono una mazza di libertà e liberalismo. L’ennesima menata di Berlusconi sull’Alitalia lo dimostra. Se pensa di avere di nuovo il mio voto sta fresco. Non sono mica un coglione !!!

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