Reparti speciali



Prima la morte di Giovanna Reggiani, poi il raid razzista a Roma contro alcuni rumeni. Non siamo ancora ai livelli degli scontri che hanno infiammato Parigi un paio di anni fa, ma la tensione è sicuramente elevata, soprattutto nei confronti della comunità rumena, dei rom e degli immigrati provenienti dai Paesi dell’Est europeo in genere.

Cosa fare? In questi giorni si stanno mettendo a punto varie proposte, per lo più sotto la pressione dell’opinione pubblica, dopo i fatti di sangue che hanno insanguinato l’Italia negli ultimi mesi e all’incremento degli atti criminali di matrice slava(1), nordafricana ed extracomunitaria in genere.

Qualunque saranno le decisioni prese, tuttavia, non si potrà prescindere da un fatto: l’immigrazione porta sempre e comunque anche un’importazione di delinquenti e organizzazioni criminali. Ne sanno qualcosa gli Stati Uniti che, assieme a italiani e cinesi, hanno importato anche le mafie dei rispettivi Paesi. Non c’è modo di evitarlo salvo porre forti barriere all’immigrazione, ovvero penlizzando anche le persone oneste che vengono nel nostro Paese solo per cercare lavoro, una misura discutibile e comunque non applicabile ai cittadini dell’Unione Europea come i rumeni.

Molti anni fa gli americani adottarono una soluzione semplice ma efficace: crearono dei reparti di polizia formati da individui delle stesse etnie a cui appartenevano i criminali che si volevano combattere. I vantaggi erano evidenti: primo, gli appartenenti a questi reparti parlavano la stessa lingua e provenivano dalla stessa cultura, oltre a conoscere bene i quartieri nei quali i loro compatrioti si erano stabiliti, per cui era più facile per loro operare efficientemente e soprattutto efficacemente; secondo, erano persino più motivati dei loro colleghi nel reprimere la criminalità importata dal loro Paese, perché ci tenevano a dimostrare che non tutti i loro compatrioti erano dei delinquenti.

A mio avviso dovremmo iniziare a fare la stessa cosa, ovvero costituire una serie di reparti etnici formati da individui onesti e affidabili, motivati e competenti. Di persone così ce ne sono in tutte le minoranze etniche, magari già con esperienza nel campo della sicurezza e delle forze dell’ordine. Ovviamente dovrebbero essere addestrati e studiare il diritto italiano, ma questo vale per chiunque sia impiegato nella Polizia; inoltre ci vorrà un po’ di tempo prima di vedere i primi risultati, ma sarebbe un’iniziativa intesa a durare nel tempo, non frutto di una reazione improvvisa davanti a un’emergenza contingente. Senza contare che così si creerebbero diversi posti di lavoro per molti immigrati onesti, anche con buone prospettive di carriera. Inoltre potrebbero aiutare efficacemente in tutte quelle indagini che coinvolgessero appartenenti alla loro etnia, questa volta come vittime, dato che spesso molti immigrati, specialmente se arrivati da poco, sono facile preda di chi già vive da tempo da noi e, non conoscendo la lingua né le leggi, non sono né in grado di difendersi né chiedere aiuto. Insomma, sarebbero una risorsa molto preziosa per la sicurezza di tutti, italiani e non.

(1) Per la cronaca, ricordo che i rumeni sono cittadini dell’Unione Europea a tutti gli effetti e comunque non sono slavi ma latini, come noi.

Commenti (5) a «Reparti speciali»

  1. utente anonimo ha detto:

    I criminali vanno espulsi, ma non commettiamo l’errore di generalizzare. Gli Italiani in America o altrove non erano tutti mafiosi.

  2. Dario de Judicibus ha detto:

    I criminali vanno condannati. L’espulsione spesso è solo un invito a tornare. Se non c’è pena, non c’è rischio, non c’è deterrente: così si incentivano altri a commettere gli stessi reati. Ma che li si voglia imprigionare o espellere, prima bisogna prenderli, ed è qui che servono agenti esperti, che sanno come muoversi, dove andare e come indagare in un mondo che non parla la nostra stessa lingua.

  3. utente anonimo ha detto:

    Suggerisco MOLTO CALDAMENTE la lettura dell’articolo che ho qui linkato, oltre agli altri due articoli che troverete in esso citati a fondo pagina!!

    Bisogna avere il coraggio di dire BASTA agli allarmismi.

    (Cliccate sull’iconcina del link!)

  4. Dario de Judicibus ha detto:

    Non vedo alcun link. Puoi riportare l’URL per esteso, per favore? A meno che tu non ti riferisca all’icona del tuo blog.

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