Volare, oh, oh…



Ha fatto scalpore in questi giorni la notizia che il Guardasigilli Clemente Mastella si sia recato al Gran Premio di Formula 1 di Monza con il figlio e altre persone utilizzando un aereo di Stato. Come molti che conosco, la notizia mi ha dato un certo fastidio. Perché? Perché come molti che conosco, la mia vita è un continuo cercare di raggiungere la fine del mese senza andare in rosso e comunque sempre con un occhio rivolto ad ogni singola spesa e, come molti che conosco, mi arrangio a volte con un secondo o un terzo lavoro, per poi rendermi conto che più guadagno e più sono elevate solo le tasse che pago, per cui denunciando proprio tutto, finisco per pagare ogni euro in più che entra piuttosto caro, il che è deprimente.

Volevo scrivere un articolo, quindi, un articolo piuttosto duro; poi però mi sono ricordato che il Ministro Mastella ha un blog e che è uno dei pochi che sul blog ci scrive davvero in prima persona. Così mi son detto: «perché non andare a vedere se e cosa ha scritto, prima?. L’ho fatto. La sua replica alle accuse dei giornali è spezzata in due articoli, forse un limite della piattaforma su cui è poggiato il blog, non so. Comunque potete leggerli qui e qui. Devo dire che li ho letti con attenzione. Credo sia sempre importante, di fronte a un fatto, ascoltare tutte le campane e ragionare con la testa e non con il cuore. Adesso mi sento pronto a commentare sia il fatto che la replica del Ministro e lo faccio, la cosa forse vi lascerà perplessi, non entrando in merito sul caso in questione.

Perché? Beh, innanzitutto che i giornalisti abbiano la tendenza a trasformare le notizie, se non a inventarsele in modo spesso parziale e a volte addirittura strumentale è cosa nota. Non lo fanno solo con i VIP, ma anche con gli anonimi cittadini. Ne sa qualcosa il sottoscritto che per anni ha combattuto e combatte ancora la campagna di disinformazione nei confronti dell’affido condiviso, una legge che ancora oggi, a oltre un anno dalla sua approvazione, viene criminalmente ignorata da molti giudici, specialmente a Roma e nel Centro-Sud.

In secondo luogo è assolutamente vero che nel nostro Paese gli scandali e le notizie, vere o false che siano, sono utilizzate come arma politica in modo quasi quotidiano. Tutti hanno scheletri negli armadi e ossa nei cassetti, ma quali armadi vadano aperti e quali cassetti svuotati non viene deciso in base a principi equi e condivisibili, ma ad opportunismi e strategie che con la giustizia e la legalità hanno ben poco a che vedere. E non parlo solo dei politici: questa pratica è utilizzata a tutti i livelli. Nelle aule dei tribunali civili, ad esempio, si perpetuano i trucchi più vergognosi da parte di avvocati e studi legali senza scrupoli, ricatti, intimidazioni, false accuse, il tutto con la connivenza o quantomeno grazie all’ignavia di molti giudici. A Roma certe udienze sembrano bazar mediorientali, dove il concetto di privacy viene regolarmente calpestato in aule che sembrano dei macelli e dove la parola rito ha perso qualsiasi significato.

E allora — vi chiederete — cosa vuol dire tutto ciò? Che quello che è successo è normale, che va scusato, persino accettato? Accettato? No. Normale? È un dato di fatto. Scusato? Vogliamo essere davvero onesti? Finché le regole sono quelle che sono, quanto è successo non va perdonato o condannato né più né meno come andrebbero perdonati o condannati tutti gli altri fatti conseguenti a quel complesso sistema di privilegi ed eccezioni che attraversa a tutti i livelli l’intero sistema sociale italiano.

Non dovremmo arrabbiarci, quindi? Dovremmo lasciar perdere? No, non dovremmo, perché ogni giorno noi cittadini ci troviamo ad affrontare un sistema che va sempre peggio, checché ne dicano i giornali. I media, opportunamente guidati, cercano di convincerci del contrario, ma per chi in questo Paese ci è nato e ci vive da sempre, si tratta di un dato di fatto e non saranno certo le affermazioni di questo o di quel politico che possono cambiare una verità che è sotto gli occhi di tutti. Sia chiaro: non è un problema di destra, sinistra o centro. È un problema di persone e regole. Di persone, perché poche sono quelle competenti fra chi ha il potere e nessun potere viene dato a chi la competenza e il merito ce l’ha. Chi può, se ne va, e non sarà qualche incentivo economico a cambiare le cose. Non è solo una questione di soldi, ma di cultura, di essere apprezzati per quello che si vale. Di regole, perché il problema è che fintanto che determinati privilegi saranno stabiliti dalla Legge, la questione sarà esclusivamente di natura etica e quindi, volenti o nolenti, soggetta a intepretazioni e distinguo. Vi ricordate di questa, di notizia? O cambiamo veramente le regole, tutte le regole e per tutti, oppure gridare alo scandalo è pura ipocrisia.

Il fatto è che in Italia ci sono troppi privilegi, troppe corporazioni, troppi intoccabili: politici, magistrati, giornalisti, farmacisti, tassisti… Dall’alto verso il basso il meccanismo corporativo impera tanto che, più che di democrazia, bisognerebbe parlare di oligarchia corporativistica e clientelare, un Paese che non si fonda sul lavoro, come recita la Costituzione, ma sulla conoscenza, sullo scambio, sul do ut des.

Finché le cose staranno così, pigliarsela con Mastella forse sarà anche comprensibile, ma è senz’altro ipocrita, soprattutto se ha farlo è il commerciante che non rilascia lo scontrino, il medico che prescrive un farmaco perché opportunamente incentivato dalle industrie farmaceutiche, l’idraulico o il falegname che si fanno pagare tuttora in nero, con buona pace del buon Bersani, l’assessore che favorisce l’amico in un bando di gara, il giudice di un concorso che dà il proprio voto a chi gli conviene e il professore che da un bel 30 alle studentesse che gliela danno. Scandalizzati? Offesi? Magari perché fate il commerciante, il medico o l’idraulico? Non vi preoccupate: se ho nominato questi è perché il mio blog non ha un limite di dimensioni come quello di Mastella, ma semplicemente non ho né la voglia né il tempo di riportare in questo articolo tutte le Pagine Gialle. Ma queste cose le sapete, no? Le sapete benissimo se vivete in Italia. Sapete nomi e fatti, non è così? Ma non lo dite: la vostra parola contro la loro, e poi perché farsi nemico qualcuno che un domani potrebbe tornarci utile?

Già, perché nel nostro Paese il problema è uno solo: di tutti quelli che gridano allo scandalo, quanti ne avrebbero voluto far parte? E quanti, potendolo, non lo avrebbero preso quel volo, portandosi dietro nonne, mogli, mariti, amanti, figli e cugini? Vogliamo cambiare questo Paese? Facciamolo, ma a tappeto e per tutti, nessuno escluso. Ce l’avete il coraggio?

Commenti (7) a «Volare, oh, oh…»

  1. TOBUZ ha detto:

    QUESTO CHE SCRIVI E’ UN CLASSICO ESEMPIO DI BENALTRISMO.

    L’ ITALIA E’ UNO DEI PAESI PIU’ RICCHI E SVILUPPATI DEL MONDO…ALMENO ANCORA PER UN POCO…ED UN MINISTRO DELLA REPUBBLICA DOVREBBE MANTENERE IL DECORO DEL SUO RUOLO.

    QUESTI POVERETTI COME MASTELLA SONO RIMASTI AL “TENGO FAMIGLIA…”…NON SONO DEGNI DI RICOPRIRE IL LORO RUOLO.

    PER CERCARE DI GIUSTIFICARSI…IL NOSTRO MASTELLA DICE CHE IL FIGLIO NON LO VEDE MAI.

    MA DI FARE IL MINISTRO NON GLIELO HA ORDINATO IL MEDICO.

    SE NON HA LE PALLE PER RICOPRIRE IL SUO RUOLO…CHE STIA A CASA.

  2. Dario de Judicibus ha detto:

    Sarà, ma la mia esperienza mi dice che quello che ha fatto Mastella lo farebbero volentieri molti di quelli che lo condannano. L’Italia è un Paese di ipocriti. Questo non giustifica assolutamente il Ministro, ma se veramente certi atteggiamenti sono da ostracizzare, allora iniziamo a stabilirli per legge, e se queste leggi il Parlamento non le vota, la prossima volta, non ridiamo il voto alle stesse persone. Invece di scannarci sul fatto se sia migliore la destra o la sinistra, proviamo a votare persone un po’ più oneste e non i soliti noti.

  3. Dario de Judicibus ha detto:

    PS Vi prego di non scrivere tutto in maiuscolo. In rete equivale a GRIDARE. Grazie.

  4. utente anonimo ha detto:

    Scegliere con il voto le persone che andranno in Parlamento, attualmente non è possibile. Dunque quale potere ho a riguardo?

    Se il Ministro della Giustizia (assieme a tutti gli altri “abusivi” che sedevano in aereo) non sa amministrare il suo impulso di andarsi a vedere il mondiale di formula uno gratis (perchè senza scomodare i massimi sistemi… questo è) e se è convinto che sia un comportamento del tutto normale e giustificabile io che potere ho a riguardo?

    Le tue considerazioni sull’uso strumentale di queste notizie, sugli scheletri dell’armadio che vengono usati a orologeria e sulla diffusione dei privilegi di mille caste rappresentano molto bene, a mio parere, la realtà. Ma che potere ho a riguardo?

    Devo andare sul blog a convincere Mastella che ha sbagliato? Dobbiamo filosofeggiare sull’evidenza?

    Ho apprezzato molto invece l’atteggiamento di chi presente in quell’aereo (non ricordo ora il nome…) ha dato le dimissioni dal suo incarico. Certo… tu mi dirai, dovrebbe dimettersi mezza Italia… ma il punto è riconoscere i propri errori e cambiare strada.

  5. Dario de Judicibus ha detto:

    Caro anonimo,

    non posso che convenire con quello che hai detto. Desideravo solo ricordare a chi a volte si scandalizza per certe notizie che, purtroppo, non solo sono vere e c’è assolutamente da arrabbiarsi, ma in più sono comunque strumentalizzate ad arte e quindi ci sarebeb da arrabbiarsi due volte, perché si usa la nostra prima rabbia come strumento politico.

    PS Vorrei pregare gli utenti anonimi di firmarsi con un qualunque pseudonimo, in modo che, se avessi più commenti da anonimi diversi, posso in qualche modo rispondere a ognuno specificando a quale commento mi sto riferendo. Grazie.

  6. utente anonimo ha detto:

    http://albertozen.blog.espresso.repubblica.it/cerco_500000_cittadini_pe/2007/08/esposto-alla-ma.html

    Visto la puntata di Report che parlava dei stipendi dei politici? Mastella era parlamentare europeo e italiano. Doppio stipendio. Cosa ha risposto al giornalista?

    Che tutto quello che passa dai media sia strumentalizzato si è visto bene con il silenzio su l V-Day fino a che non hanno realizzato delle 300 mila firme raccolte.

    Ma che passino un pò di queste cose fa bene. Non stiamo neanche al 10% di quello che i “signori” si permettono di fare.

    Il problema è però secondo me morale. La maggior parte degli italiani se potesse farebbe lo stesso. Non c’è la serietà, onestà, dignità, che ci sono nel nord Europa. In Svezia un politico si è dimesso perchè è stato scoperto che aveva comprato una scatola di cioccolatini ad uso personale con la carta di credito del partito.

    In Italia si sputa in faccia al popolo che vuole sapere come vengono usati i soldi dal Governo.

    AB

  7. utente anonimo ha detto:

    all’eta’ di 47 anni,dopo essermi persino apassionato alla politica, noto che nulla e’ cambiato,l’arroganza del potere,e la faccia di bronzo di questi delinquenti legalizzati,di destra e di sinistra, tutte queste porcate di palazzo, mi hanno tolto anche la voglia di incazzarmi,(democrazia uguale:…scelta di fottere o meno il prossimo),per fortuna non ho avuto figli da lasciare in pasto alla casta dei…” senza ritegno”

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