Erba amara



Come molti, ieri sera ho visto alla televisione gli ultimi sviluppi del caso di Erba. I vari telegiornali hanno confermato la confessione dei coniugi Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi, autori della strage. Ho ascoltato vari telegiornali, come faccio di solito, e quasi tutti hanno sottolineato lo "stupore" per il fatto che una donna possa uccidere un bambinetto di due anni. Nessun stupore, tuttavia, nei confronti dell’uomo.

Quante volte ho sentito queste frasi, ultimamente: «Ma come fa una madre a uccidere suo figlio?»,«Ma come fa una donna a uccidere un bambino?». Mai che la stessa domanda venga posta se a uccidere è un uomo, magari un padre.

In questa società che si riempe la bocca di pari opportunità, pari diritti, lotta alla discriminazione sessista, necessità di correttezza politica sui rapporti fra sessi, ancora è ben salda la convinzione che una donna, solo in quanto tale, sia "più adatta" a crescere ed educare i bambini, sia più "portata" a occuparsi di loro, sia "naturalmente" orientata alla loro protezione e non possa, in alcun modo, rappresentare per un bambino un vero pericolo. Gli uomini invece sono ritenuti inadatti a occuparsi dei figli, «non è il loro ruolo», come ha detto recentemente una parlamentare di Rifondazione Comunista. E se commettono un reato nei confronti di un bambino, nessuno se ne stupisce. Quando si parla di pedofilia, poi, quella maschile è pura perversione, persino quando è solo formale, ovvero in quei casi nei quali si ha una relazione fra una giovane di poco minorenne e un uomo ancora giovane (la vera pedofilia è ben altra cosa, purtroppo). Se invece ad essere pedofila è una donna, allora tutti a dibattere che forse è vero amore, che bisogna capire, bisogna tollerare. E se la giustizia è giustamente obbligata comunque a condannare, spesso la gente non lo fa.

La verità è che è stato dimostrato scientificamente che il cosiddetto «istinto materno» non esiste, è un mito sociale. Le cure materne sono stimolate nella donna, come negli altri mammiferi, da un eccesso di prolattina. Neppure la gravidanza in sé è sufficiente a creare un legame affettivo, anche perché la nascita di un sentimento del genere nei confronti del nascituro dipende molto da come questa è vissuta. In alcuni casi, in effetti, può portare addirittura a sentimenti di rancore e odio nei confronti di "quella cosa" che costringe a tanti sacrifici e sofferenze. Sostanzialmente è un problema di maturità, consapevolezza e scelta.

L’essere genitore non ha nulla a che vedere con il procreare. Il vero genitore è colui o colei che fa una scelta consapevole dell’impegno che si sta prendendo mettendo al mondo una nuova vita e lo persegue nonostante le difficoltà e i sacrifici, previsti ed imprevisti. Tutto ciò con il sesso del genitore non ha nulla a che vedere. Che le donne siano meno portate alla violenza, che un mondo comandato da donne sarebbe un mondo senza guerre, senza conflitti, è pura demagogia. Le donne sono solo le femmine della specie umana e come tali si comportano ogni qualvolta ne hanno l’occasione, esattamente come la loro controparte maschile. Lo possiamo vedere tutti i giorni nel mondo del lavoro: ormai i comportamenti sono gli stessi, nel bene e nel male. Stessi difetti, stesse virtù, stessi scenari. Le donne sono pari agli uomini in tutto, nella vita domestica (dove anzi sono spesso gli uomini discriminati, oggi) come in quella lavorativa. Ci sono donne soldato molto più guerrafondaie di tanti loro commilitoni, donne che torturano, persino che violentano, donne a capo di cosche mafiose che ordinano stragi e omicidi efferati, donne in politica altrettanto false e corrotte quanto i loro colleghi maschi. Certo, ci sono ancora molti più maschi in tanti posti di potere, ma è solo questione di tempo: dove possono, le donne adottano gli stessi comportamenti degli uomini perché non sono "da maschi" ma semplicemente "umani".

Credo che sia ora di finirla con tutto questo stupore quando a uccidere è una donna. Credo che sia ora di adottare gli stessi criteri valutativi e critici sia per gli uomini che per le donne e di abbandonare un preconcetto tanto falso quanto diffuso, specialmente fra le stesse donne.

Commenti (3) a «Erba amara»

  1. ecko ha detto:

    Passavo..

    per caso..

    mi sono fermato..

    e ho curiosato un po’..

    lascio un saluto..

    e volo via..

    a poi..

  2. Persone prive di anima o cuore, sono tanto uomini quanto donne…al di là dell’istinto materno o meno…

  3. Logan71 ha detto:

    Perfettamente d’accordo.

    Mi sono rotto di tutte queste mammine tutte perfettine che poi smollano i figli alle nonne perchè devono andare a fare shopping, oppure li parcheggiano davanti alla tivvu mentre passano ore al telefono con le amiche.

    (e non parlo per sentito dire…)

Nessuna retrotraccia o avviso a «Erba amara»

Si prega di usare Facebook solo per commenti brevi.
Per commenti più lunghi è preferibile utilizzare l'area di testo in fondo alla pagina.

Commenti Facebook

Lascia una risposta





Nel rispetto delle apposite norme di legge si dichiara che questo sito non ha alcun scopo di lucro, non ha una periodicità prestabilita e non viene aggiornato secondo alcuna scadenza prefissata. Pertanto non può essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge italiana n. 62 del 7 marzo 2001. Inoltre questo sito si avvale del diritto di citazione a scopo accademico e di critica previsto dall'Articolo 10 della Convenzione di Berna sul diritto d'autore.