Damnatio memoriae patrum



Oggi, verso l’una e mezzo, Sky TG 24 ha mandato in onda un servizio sulla «Giornata del Minore Rapito».

Giustamente la giornalista ha ricordato come un numero significativo di casi, soprattutto nella fascia fino ai 10 anni, riguardi bambini rapiti da un genitore a fronte di una separazione o divorzio. Nella maggior parte dei casi è il genitore affidatario a rapire il bambino, avendo una maggiore libertà di movimento e più opportunità di farlo; in genere è la madre, anche se sembra non essere politicamente corretto dirlo in televisione.

Due aspetti del servizio mi hanno tuttavia colpito negativamente. Il primo riguarda un’affermazione relativa ai rapimenti di minore in generale, là dove la commentatrice del servizio ha parlato di madri inconsolabili che tuttora sperano di rivedere i propri figli. E i padri? Fatemi capire… Forse che la perdita di un figlio non è un trauma e una sofferenza terribile anche per un padre? Forse che l’immagine della madre inconsolabile fa tanta tenerezza mentre quella di un padre in lacrime suscita solo imbarazzo? Vorrei che la giornalista me lo spiegasse, perché non sono sicuro di aver capito.

La seconda riguarda i tantissimi minori sottratti dai genitori affidatari e portati a centinaia di chilometri dall’altro genitore. Anche in questo caso il 96% dei casi colpisce i padri. Certo, non si tratta di rapimenti veri e propri, ma all’atto pratico il risultato è che il padre si trova in condizioni di poter vedere i figli una volta al mese se è fortunato, a volte neanche quello.

La giornata di oggi è dedicata dalle associazioni di genitori separati anche a quei bambini resi di fatto orfani di un genitore dall’altro. E la cosa che rende ancora più doloroso questo fatto è che, al contrario del rapimento, in questi casi la cosiddetta giustizia non fa assolutamente nulla per tutelare il diritto alla genitorialità, come sancito dall’articolo 30 della nostra Costituzione, del genitore non affidatario. Anzi, spesso ci mette pure il carico da novanta, formalizzando, a seguito dell’allontanamento del minore, una frequentazione vergognosamente ridicola, inaccettabile. Purtroppo sono centinaia i casi di padri suicidatisi proprio perché la giustizia alla quale si erano rivolti non solo non ha permesso loro di stare con i loro figli, ma ha addirittura reso tale possibilità ancora più difficile da realizzarsi. Di loro nessuno ha il coraggio di parlare.

Commenti (3) a «Damnatio memoriae patrum»

  1. MonicaVergine ha detto:

    per quanto riguarda i padri, bè, a livello collettivo la figura della paternità ferita non suscita granché. Se il loro compito è comunicare un messaggio, tralasciando il dramma della situazione, è più appropriata la figura della madre. Brutto mondo quello della comunicazione.

  2. Dario de Judicibus ha detto:

    …la figura della paternità ferita non suscita granché…

    Come padre queste parole mi feriscono profondamente, anche se comprendo come la tua sia solo una riflessione e non un convincimento.

    Se quanto dici dovesse essere vero, infatti, allora vorrebbe dire che i principi di pari dignità e pari opportunità che dovrebbero essere centrali in una società civile, sono un obiettivo lontano ancora anni luce. Vorrebbe cioè dire che il femminismo ha fallito miseramente trasformandosi da lotta sociale in pura e semplice lotta di potere, da ricerca della parità in ricerca del privilegio. Vorrebbe dire che ormai i veri stendardi della parità non sono più le donne in carriera ma i casalinghi, i padri di famiglia, quelli che alla famiglia tengono veramente, che si occupano della casa e dei figli quanto e a volte anche più delle loro compagne.

    Vorrebbe dire soprattutto che i sentimenti, l’amore, la solidarietà, la disponibilità, la tenerezza, sono valori ignorati, usati ipocritamente solo se associati al genere femminile, ma ritenuti inapplicabili a quello maschile. In effetti, gli unici casi nei quali i media ammettono l’associazione fra un uomo e tutta una serie di comportamenti e sentimenti positivi, in passato esclusiva del genere femminile, è quando essi vengono riferiti ad omosessuali, quasi che per essere tenero, portato per la cura della casa e di coloro che ama, un uomo debba per forza essere gay. Onestamente, senza toglier nulla agli omosessuali, questo mi sembra uno stereotipo offensivo sia per i maschi etero che per quelli omosessuali.

    Comunque, se quello che dici è vero, allora questa società non può ancora dirsi civile.

  3. utente anonimo ha detto:

    Comunicato stampa . rt621 agosto 2005 trasmesso da CECS uff, Stampa Paganelli .tel 063700266

    E-mail – ^arteitaliana@supereva.it^ – LEGGI E DIFFONDI- GRAZIE

    ____________

    CONCUSA CON SUCCESSO IX GIORNATAINTERNAZIONALE DEL MINORE RAPITO

    PROMOSSA ED ORGANIZZATA DAL C.E.C.S.-CO.I.F.

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    PROPOSTE – SPERANZE – MIGLIAIA DI CASI INSOLUTI –(CIRCA IL 90% )

    URGONO RADICALI MODIFICHE NEGLI INTERVENTI DELLO STATO –

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    SI E’ CONCLUSA CON SUCCESSO LA IX GIORNATA INTERNAZIONALE DEL MINORE RAPITO CHE SI E’ SVOLTA GIOVEDI’ 25 AGOSTO , SIMBOLICAMENTE, OVUNQUE CON UN MINUTO DI SILENZIO ALLE ORE 11 .

    L’INIZIATIVA PROMOSSA ED ORGANIZAATA DAL C.E.C.S.- COMITATO ECUMENICO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI E DAL CO.I.F. – COMITATO ITALIA-FINLANDIA CON L’ADESIONE DI NUMEROSE ASSOCIAZIONI ED ENTI , ITALIANI E STRANIERI ,

    HA EVIDENZIATO, ANCHE ATTRAVERSO UNA IMPORTANTE ^TAVOLA ROTONDA^ MOLTE CARENZE E INEFFICENZE . IL C.E.C.S. NON E’ PER LA ^GUERRA O LA GUERRIGLIA TRA CONIUGI ^ MA PER IL PERDONO E LA RICONCILIAZIONE PER L’UNIONE DELLA FAMIGLIA E LA DIFESA DELLA SACRALITA’ DEL MATRIMONIO.

    MA ANCHE PER UN PIU’ CONCRETO E DECISO INTERVENTO PUBBLICO( STATO, CHIESA, SCUOLA ECC. )

    IL C.E.C.S.-CO.I.F. HA POI CONDOTTO UNA RICERCA ED ECCO, IN SINTESI ,ALCUNI RISULTATI :

    SONO IN AUMENTO, IN TUTTO IL MONDO , I CASI DI MINORI RAPITI ( piu’ di un milione solo in Italia, ogni anno )

    MINORI RAPITI PER:

    – RICATTO ECONOMICO

    – SFRUTTAMENTO SESSUALE

    – SFRUTTRAMENTO LAVORATIVO

    – SFRUTTAMENTO BELLICO

    – SFRUTTAMENTO MEDICO E UTILIZZO DEGLI ORGANI PER TRAPIANTI

    – RICATTO O VENDETTA TRA CONIUGI SEPARATI O DIVORZIATI

    – UTILIZZI ILLECITI DI OGNI GENERE (FURTI-SPIONAGGIO ECC. )

    LEGGI, CONVENZIONI INTERNAZIONALI: INADEGUATE O INAPPLICABILI O CONTRADDITTORIE O INCOMPLETE ECC.

    INEFFICIENZE, LENTEZZE, SUPERFICIALITA’, OMISSIONI, SCHIERAMENTI E DIFESE ANTIDEMOCRATICHE ( RAZZISMO, NAZIONALISMO ESASPERATO, FEMMINISMO, MASCHISLIMO , INTERESSI ECONOMICI , ECC. )

    TROPPI UFFICI, TROPPI IMPIEGATI , TROPPA BUROCRAZIA, TROPPE SPESE INUTILI ( ad esempio , in Italia, esistono Uffici che ^trattano^ questo difficile aspetto , nei Ministeri della Giustizia, degli Esteri, della Politiche Sociali, degli Interni, poi dei Comuni, della Regioni, delle Province ecc. con un moltiplicarsi di spese, con accavallamento di mansioni e di competenze…con risultati di scarso rilievo … )

    E’ STATO CALCOLATO CHE I CASI DI ^ MINORI RAPITI ^ NON SIANO STATI RISOLTI NEL 90 % , CHE IL 5% SIA STATO RISOLTO IN FORMA PRIVATA E CHE SOLO IL RESTANTE 5% SIA STATO RISOLTO TRAMITE LE VIE LEGALI O L’INTERVENTO DIRETTO DEGLI UFFICI PUBBLICI…

    UTILIZZO DI ALCUNI CASI DI MINORI RAPITI , DA PARTE DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE SOCIALE ( GIORNALI, RADIO, TELEVISIONI ECC.) PER

    SCOPI DI DUBBIA UTILITA’ SOCIALE ( AUMENTO DEGLI INDICI DI ASCOLTO; SCANDALO, SPETTACOLO, MORBOSITA’, PETTEGOLEZZI … )

    COSA CHIEDE IL C.E.C.S. E IL CO.I.F. PRATICAMENTE ?

    ______________________________________________________

    UN FONDO ECONOMICO PUBBLICO E ADEGUATO PER ORGANIZZARE QUESTO DIFFICILE E IMPORTANTE SETTORE ( COME PER GLI INVALIDI, GLI ANZIANI, ECC. ) PER LE NUMEROSE SPESE ( MEDICHE, LEGALI, INVESTIGATIVE ECC.)

    PARI DOVERI E PARI DIRITTI -PADRE-MADRE-STATO

    UNA PARTECIPAZIONE DIRETTA DEI RAPPRESENTANTI DEI ^MINORI RAPITI^, PER LA STESURA DELLE LEGGI, DEI REGOLAMENTI, NEI COMITATI, NEGLI UFFICI, NELL’ORGANIZZAZIONE PUBBLICA CHE INTALIA E ALL’ESTERO SI DOVREBBE OCCUPARE DI RISOLVERE QUESTI CASI

    ******************************************

    ALTRIMENTI TUTTA ARIA FRITTA ….

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