I «capricci» di Pera



Oggi il Presidente del Senato italiano Marcello Pera ha dichiarato, durante un viaggio in Spagna, riguardo il matrimonio gay da poco approvato dal Parlamento di Madrid: «Una cosa è chiara: è falso che si tratti di conquiste civili o di misure contro le discriminazioni o di estensione dell’uguaglianza; si tratta piuttosto del trionfo di quel laicismo che pretende di trasformare i desideri, e talvolta anche i capricci, in diritti umani».

Vorrei capire in base a quali criteri Pera ritiene che il desiderio di sposarsi fra persone dello stesso sesso «sia solo un capriccio» mentre quello fra persone di sesso opposto sia al contrario assolutamente legittimo.

Il matrimonio è un contratto di convivenza fra persone adulte e consapevoli. Forse che le coppie gay sono meno adulte e consapevoli delle loro analoghe eterosessuali? Su una sola cosa sono d’accordo con il Presidente del Senato: che la legge spagnola rappresenti il trionfo del laicismo, quello più vero, però, che rispetta e riconosce pari dignità a tutti, indipendentemente dal sesso, dall’orientamento sessuale, dall’appartenenza a una etnia o a uno specifico credo o ideologia. Là dove le idee di Pera rappresentano la norma piuttosto che l’eccezione, è la discriminazione, il moralismo bigotto e l’arroganza di chi pretende di imporre la propria fede anche a chi in tale fede non crede, a trionfare.

Commenti (58) a «I «capricci» di Pera»

  1. utente anonimo ha detto:

    Non è questione di fede ma di ragione.Non si è mai visto che due persone dello stesso sesso, senza l’ausilio della tecnica – possono fare i bambini. La cosa è una semplice constatazione della ragione. Da che mondo è mondo, sia esso della “scimmia” di Veronesi o fatto da Dio, i sessi sono due, maschio e femmina.

    Noi siamo testimoni di questa piccola ovvietà.

    Domani forse, con l’utero artificiale e dopo il matrimonio Zapateriano – contro natura – domani forse allora si,due gay si sposeranno, andranno nella banca del seme, dove approppriatamente dei bei giovanottoni avranno lasciato il frutto del loro “legittimo” onanismo e previo selezione del più bello, intelligente ecc,ecc sceglieranno il loro tanto sospirato “bambino” avuto non da madre natura, bensì della tecnica.

    Chiudo con una battura non mia ma ugualmente efficace:

    Gianni Boncompagni

    Buon proseguimento a tutti.

  2. utente anonimo ha detto:

    Ho dimenticato la battuta.

  3. utente anonimo ha detto:

    In Spagna, ormai tutta lanciata verso verso il futuro, il Parlamento ha approvato le nozze tra gay che avranno gli stessi effetti di un matrimonio tradizionale. Infatti potranno anche adottare e, soprattutto, potranno partorire addirittura tutti e due i coniugi.

  4. utente anonimo ha detto:

    Il matrimonio è un atto attraverso il quale due Persone decidono, si accordano, di mettere in comune il Bene più prezioso che l’uomo possiede: la Vita. Perché negargli questa possibilità?

  5. utente anonimo ha detto:

    Giuseppe.

    Il commento qui sopra è mio, scusate

  6. RobotInLA ha detto:

    Caro Dejudicibus,

    solo due brevi parole a commento di questo articolo:

    Non potrei essere piu daccordo con te!!

  7. Dario de Judicibus ha detto:

    Scusa Gianni Boncompagni, ma cosa c’entra la procreazione con il matrimonio? Non c’è mica bisogno di essere sposati per fare figli. tante coppie eterosessuali hanno figli senza essere sposate, così come ci sono tante coppie eterosessuali che sono sposate e non hanno né vogliono figli.

    Per un cattolico ci si sposa per fare figli e si fanno figli solo se sposati, ma non è un principio assoluto.

  8. utente anonimo ha detto:

    tu dici:”Per un cattolico ci si sposa per fare figli e si fanno figli solo se sposati, ma non è un principio assoluto.”

    Ma questo lo dici tu.. Chi sei: Gesu’ Cristo??

    Un cielo stellato sopra di me- la legge

    morale dentro di me (Immanuel Kant)

  9. RobotInLA ha detto:

    ah, e dimmi, su cosa fondi la tua certezza che quello menzionato sia un principio assoluto? I vangeli? La parola del papa (volutamente con la p minuscola!)?

    Ho una notizia per te: c’e’ chi non crede ne all’uno ne all’altro. Sai come si chiama l’imporre la tua visione del ‘giusto’ e del ‘morale’ agli altri? Si chiama VIOLENZA!

  10. Dario de Judicibus ha detto:

    Spiegati meglio, anonimo 80.116.139.215, a quale parte della mia frase ti riferisci? La prima (Per un … sposati) o la seconda (ma non … assoluto). Perché se è la prima, non lo dico io, ma la Chiesa Cattolica; se è la seconda, il semplice fatto che c’è chi non condivide tale principio lo indica come relativo, ovvero non assoluto, per definizione. Che c’entra Gesù Cristo, scusa?

  11. utente anonimo ha detto:

    “Scusa Gianni Boncompagni, ma cosa c’entra la procreazione con il matrimonio? Non c’è mica bisogno di essere sposati per fare figli. tante coppie eterosessuali hanno figli senza essere sposate, così come ci sono tante coppie eterosessuali che sono sposate e non hanno né vogliono figli.

    Per un cattolico ci si sposa per fare figli e si fanno figli solo se sposati, ma non è un principio assoluto.”

    Domanda: ti risulta che due omosessuali per vivere insieme abbiano bisogno del matrimonio? A me non risulta. Parlo anche per esperienza indiretta. Mio zio da parte della moglie ha vissuto il suo” amore” con un altro uomo per anni ed anni. Non ha avuto bisogno che lo Stato sancisse per legge che il loro “amore” (Dio mi perdoni) era un matrimonio.

    Per amarsi,due soggetti dotati della volontà, non hanno bisogno del riconoscimento dello stato. Nemmeno per quanto riguarda i diritti civili che qualunque notaio potrebbe benissimo regolare.

    Sono tutte baggianate le scuse che se non contraggono matrimonio non possono avere diritti civili come le coppie normali (maschio e femmina) penso al problema eredità, ecc.

    Qualsiasi studente del secondo anno di giurisprudenza può benissimo confermare che i rapporti civile tra due persone che vivono insieme posso essere regolati con un contratto.

    Il problema è squisitamente politico ideologico nel senso che le lobby gay e non solo, sono composte da atei, materialisti e figli del pensiero biologista, avoluzionista darwiniano che esclude a priori, senza alcuna prova scientifica che il mondo sia stato creato da Dio con l’ovvia conseguenza che ha fatto l’uomo e le donna, ovvero due sessi diversi.

    Che Dio stesso, come si legge dalla sacra scrittura ha detto loro:.

    Due dello stesso sesso?

    In quale film?

    Mica c’erano Flamigli o Veronesi 3000 anni fa.

    Basta escludere Dio dalla creazione e inserire il principio dell’autogenerazione spontanea dal NULLA e i conti tornano immediatamente.

    Uno dei tanti sostenitori di questa teoria, perchè di teoria si tratta e non di scienza in quanto fatto dimostrabile e ripetibile è Cecchi Paone, noto volto della TV già esponente di F.I. nonchè divulgatore scientifico (povera Italia) che nelle sue interviste sostiene oltre alla teoria dell’aubiogenesi anche ovviamente l’indifferenza tra maschio e femmina.

    (per forza si è dichiarto omosessuale)

    Traduco per i molti: il maschio e la femmina (stante appunto la teoria dell’aubiobenesi) sono unicamente una questione culturale.

    Non è a caso che la Giunta rossa Toscana ha approvato la proposta di legge n° 266 con la quale mette nero su bianco le cose appena dette.

    Si dà, infatti, come per scontato che ogni persona debba nella propria vita operare una ‘scelta dell’orientamento sessuale o della identità di genere’ (art. 10).

    Vi si dispone inoltre di favorire ‘l’offerta di eventi culturali e forme di intrattenimento aperte ai diversi stili di vita, così come caratterizzati, tra l’altro, dall’orientamento sessuale, dall’ identità di genere’ (art. 15), nonché di politiche regionali del lavoro per “i transessuali e i “transgender”..

    Se qualcuno vuole approfondire e leggersi la legge intera, non deve far altro che lasciare la sua Mail e provvedo direttamente alla spedizione.

    Ultima cosa sulla frase: ” Per un cattolico ci si sposa per fare figli e si fanno figli solo se sposati, ma non è un principio assoluto.”

    Questa te la potevi risparmiare secondo me. Prima di tutto perchè penso che tu, non essendo Cattolico non puoi sapere cosa significa essere cattolici.

    Per un cattolico che si professa tale, il matrimonio e indissolubile perchè non è un patto tra uomo e donna e basta ma è un giuramento solenne davanti a Dio.

    Tu confondi la legge degli uomini con la legge di Dio.

    La legge degli uomini permette che ti puoi sposare tutte le volte che vuoi. La legge di Dio no.

    Per le legge degli uomini vale il principio che l’uomo e la donna si scambiano il loro amore.

    Fino a quando dura. Quando non c’è più si separano e poi si risposano e così, all’infinito fino a quando le loro finanze glielo permettono.

    Non a caso i ricchi si sposano parecchie volte.

    Per la legge di Dio l’uomo e la donna si uniscono davanti a Dio ma prima viene il giuramento solenne davanti a Dio e non davanti agli uomini.

    E’ per l’amore verso Dio, davanti al quale hanno promesso, che l’uomo non lascia la propria moglie.

    Ecco perchè il patto di alleanza con Dio è più forte per chi crede che per chi non crede.

    Uno può sposarsi tutte le volte che vuole secondo la legge degli uomini ma una sola volta davanti a Dio perchè questo è un sacramento prima e una promessa umana dopo.

    Saluti a tutti

    V.E.

  12. Dario de Judicibus ha detto:

    Non sono baggianate. Il matrimonio garantisce tutta una serie di garanzie che al di fuori del matrimonio non esistono. Ti faccio solo un esempio: molte aziende estendono al coniuge tutta una serie di benefici sul piano assistenziale o sanitario che non sono invece estesi al convivente. Nel momento in cui una convivenza viene ufficializzata attraverso il matrimonio, tali benefici verrebbero comunque estesi al partner. Lo stesso dicasi per la dichiarazione dei redditi, che si può fare congiunta, per gli sgravi fiscali per il coniuge a carico e così via. Sono centinaia (letteralmente) le opportunità che vengono riconosciute alle coppie sposate sia dallo Stato, dagli Enti che dalle Aziende. Anche per l’eredità e altri aspetti, solo in parte si può sopperire con atti espliciti equivalenti, se si è solo conviventi, e comunque devono essere fatti uno per uno, mentre il matrimonio equivale a stabilirli tutti in toto. Stessa cosa per il divorzio, che comporta alcune garanzie altrimenti non riconosciute alle coppie di fatto che si separano, specialmente se omosessuali.

    C’è infine un’altra considerazione da fare, a prescindere da tutto ciò: esiste un’instituzione chiamata matrimonio che implica tutta una serie di oneri e di vantaggi, di diritti e doveri. Se alle coppie etero è riconosciuto il diritto di accedervi, allora deve essere riconosciuta anche alle coppie omosessuali, perché altrimenti avremmo una legge che discrimina sul sesso, il che viola l’articolo 3 della Costituzione Italiana.

  13. Dario de Judicibus ha detto:

    Un’altra cosa: tu parli di Dio, ma in realtà stai parlando di uno specifico dio, ovvero quello dei cattolici, che è una variante di quello dei cristiani che, a sua volta, trova le origini, come Allah, da Jahvé, il dio degli ebrei.

    Ma ci sono moltri altri dei, creatori e no, adorati in altre culture, così come ci sono altre impostazioni spirituali come quella animista, ad esempio. La tua è quindi una visione di parte.

    Sulla questione dell’evoluzionismo Darwiniano non entro neanche in merito. Persino la Chiesa riconosce l’evoluzionismo come valido e non necessariamente in contraddizione con l’impostazione che vede Dio creatore dell’Universo. Solo un certo tipo di integralismo pretende di porre le due visioni in netta contrapposizione.

  14. utente anonimo ha detto:

    Due piccoli “dettagliucci”:

    1)

    il matrimonio fra cattolici NON è un contratto, né un patto.

    E’ un sacramento, e questo vale moooolto di più di qualsiasi promessa fatta davanti allo Stato.

    Chi non crede nella sacralità del matrimonio cattolico farebbe bene a NON sposarsi in chiesa, perché ciò comporta un’offesa verso chi ci crede davvero e un impoverimento del significato profondo.

    Purtroppo questo sacramento ha perso molta della sua importanza anche a causa di preti che hanno lasciato sposare in chiesa “chiunque”, senza accertarsi della loro fede (o facendolo con troppa leggerezza).

    Il matrimonio cattolico non dovrebbe essere per tutti, ma solo per quelli che ci credono profondamente.

    Il matrimonio in chiesa dovrebbe essere più selettivo ed essere permesso, come la comunione e la cresima, solo dopo un lungo periodo in cui vengono accertate le volontà reali dei contraenti e la profondità della loro fede.

    Posso permettermi di fare questa critica alla Chiesa Cattolica perché sono cattolico e lo sono sul serio (non superficiale né di facciata come tanti altri) e il mio pensiero è basato sulla conoscenza “da dentro” del mondo cattolico e non sulle cretinate che troppo spesso purtroppo si leggono sui giornali; cretinate scritte da gente che ha appena leggiucchiato il catechismo in terza elementare ed è convinto di sapere tutto sui cattolici.

    Chi non crede nella sacralità del matrimonio cattolico farebbe bene a documentarsi prima di parlare a vanvera paragonandolo a un semplice accordo fra persone che si amano.

    2)

    Un altro piccolo “dettagliuccio”:

    Tutti (ripeto e sottolineo Tutti) gli psicologi e pedagogi sanno perfettamente che per garantire un’infanzia “sana e serena” ad un bambino è necessario (ripeto: NECESSARIO) che egli riconosca nella sua famiglia una figura materna e una paterna (di sesso diverso!).

    Quando un bambino perde un genitore (per morte, divorzio, ecc) è destinato ad affrontare un trauma psicologico da cui non sempre esce fuori indenne.

    Consentire l’adozione ad una coppia gay significa forzare una situazione traumatica in cui il bambino non potrebbe ovviamente riconoscere queste figure.

    E questo nonostante tutto l’amopre del mondo che i due potrebbero dargli.

    OK, potrebbe anche uscirne indenne… ma perché imporglielo?

    Vale di più il desiderio di “sembrare famiglia” di una coppia gay o quello di un bimbo (magari orfano e quindi con gravi problemi di identità e radici) di avere una famiglia vera?

    Un’ultimissima cosa; diamo un occhio alla natura: avete mai visto una coppia di animali gay che alleva un cucciolo?

    Non fatevi ingannare da chi dice che dando i bimbi in adozione ai gay potremmo togliere più bambini dagli orfanotrofi… per ottenere questo baterebbe una legislazione italiana meno soffocante e un iter meno lungo e cavilloso.

    Zingaro

  15. Dario de Judicibus ha detto:

    Ultima cosa sulla frase: ” Per un cattolico ci si sposa per fare figli e si fanno figli solo se sposati, ma non è un principio assoluto.” Questa te la potevi risparmiare secondo me. Prima di tutto perchè penso che tu, non essendo Cattolico non puoi sapere cosa significa essere cattolici.

    Essendo stato a scuola presso i Gesuiti ed avendo fra amici e conoscenti molti cattolici convinti e anche diversi appartenenti alla gerarchia ecclesiastica, forse una minima idea di cosa voglia dire essere cattolico ce l’ho. Tra l’altro sono stato attivista cattolico fino al 1976.

    Confermo la mia affermazione, che non è in contrapposizione a quanto da te detto sul significato del matrimonio davanti a Dio: per un cattolico convinto il fare figli, ovvero il procreare, è un dovere ben preciso, così come è ben più che un dovere, ma un obbligo, farlo all’interno del matrimonio con il coniuge scelto di fronte a Dio. Non era una critica: era una semplice constatazione.

  16. Dario de Judicibus ha detto:

    Ecco perchè il patto di alleanza con Dio è più forte per chi crede che per chi non crede.

    Questa affermazione non ha senso: per chi non crede il dio dei cattolici non esiste, o esiste un altro dio o un’altro riferimento spirituale (panteismo, animismo, ecc…). Di conseguenza come si può parlare di patto di alleanza? Un patto, per definizione, è tra due parti (ovvero vede l’accordo di entrambe le parti). Se un aparte non crede che l’altra esista, lo stesso concetto di patto non ha senso.

  17. Dario de Judicibus ha detto:

    Un’ultimissima cosa; diamo un occhio alla natura: avete mai visto una coppia di animali gay che alleva un cucciolo?

    L’omosessualità è molto comine fra gli animali, specialmente fra quelli più evoluti. In particolare è comune fra i primati così come fra i felini.

    Posso assicurarti che una gatta lesbica alleva e cresce i cuccioli, sia suoi che non suoi, con altrettanta tenerezza.

  18. Dario de Judicibus ha detto:

    Il matrimonio in chiesa dovrebbe essere più selettivo ed essere permesso, come la comunione e la cresima, solo dopo un lungo periodo in cui vengono accertate le volontà reali dei contraenti e la profondità della loro fede.

    Su questo sono perfettamente d’accordo, ma non mi risulta che i gay vogliano sposarsi in chiesa, per cui non vedo il problema. Il matrimonio gay è un matrimonio civile, per cui non vedo a quale titolo un cattolico debba cercare di proibirglielo.

  19. Dario de Judicibus ha detto:

    Tutti (ripeto e sottolineo Tutti) gli psicologi e pedagogi sanno perfettamente che per garantire un’infanzia “sana e serena” ad un bambino è necessario (ripeto: NECESSARIO) che egli riconosca nella sua famiglia una figura materna e una paterna (di sesso diverso!).

    Sono d’accordo, l’importanza di una figura materna ed una paterna per un bambino o bambina è molto importante per una crescita equilibrata. Peccato che la Chiesa non si sia mai pronunciata a riguardo con altrettanta chiarezza quando i genitori separati (non sempre per loro scelta) chiedono di rispettare il principio di bigenitorialità anche dopo la separazione o il divorzio. In quel caso la Chiesa volta la testa imbarazzata…

    Quando un bambino perde un genitore (per morte, divorzio, ecc) è destinato ad affrontare un trauma psicologico da cui non sempre esce fuori indenne.

    Vero, ma non tanto per la mancanza di un modello di riferimento doppio, quanto perché la perdita di una persiona che amiamo per tutti noi, e a maggior ragione per un bambino, è un dolore infinito, una ferita profonda. Tuttavia ci sono tanti bambini cresciuti con un solo genitore che sono riusciti a diventare adulti sereni ed equilibrati perché il genitore rimasto ha saputo dar loro ciò di cui hanno più bisogno, più delle cure materiali e persino dei modelli: l’amore.

    Consentire l’adozione ad una coppia gay significa forzare una situazione traumatica in cui il bambino non potrebbe ovviamente riconoscere queste figure.

    E questo nonostante tutto l’amopre del mondo che i due potrebbero dargli.

    Posso essere d’accordo che la priorità vada data a coppie etero, in questo caso, e solo in seconda battuta a single e coppie gay. Tuttavia ci sono moltissimi bambini che non vengono adottati perché giià grandicelli oppure con personalità difficili. Credo che sarebbe meglio se potessero vivere con qualcuno che li ama piuttosto che crescere in un orfanatrofio o una casa famiglia e a 18 anni ritrovarsi soli in mezzo a una strada. Una mia amica ha il padre gay. La madre li ha lasciati quando era piccina e il padre l’ha cresciuta, e lo ha fatto in un modo eccezionale. Cerca di guardare al di là del semplice orientamento sessuale e vedere l’individuo che c’è, con la sua capacità di amare e di dare.

  20. utente anonimo ha detto:

    “Un’altra cosa: tu parli di Dio, ma in realtà stai parlando di uno specifico dio, ovvero quello dei cattolici, …”

    Questa è un’ovvietà tremenda, caro Dario, e da te che sei una persona in gamba mi pare un po’ grave.

    Dovresti sapere, visto che a quanto pare non lo sai, che per chi crede in una religione monoteista esiste 1 SOLO Dio: il proprio. Non esiste alcun altro Dio, all’infuori di quello in cui crede.

    Prova a chiedere a un musulmano “serio” quanti dei esistono e lui ti risponderà, ovviamente, “1 solo dio: Allah”.

    Idem per gli ebrei e gli anglicani, ecc.

    Così come per un cattolico serio esiste SOLO il Dio dei cattolici… per forza che il suo punto di vista è di parte, è ovvio che sia così e sarebbe sbagliato aspettarsi qualcosa di diverso!

    La tolleranza e l’ecumenismo di un credente monoteista non significano riconoscere gli altri dei (che ovviamente non esistono) ma riconoscere agli altri la possibilità di non credere nell’unico vero Dio che esiste (secondo il proprio credo).

    Lo so che qualcuno potrebbe scandalizzarsi per queste parole, ma le dico col massimo rispetto verso tutti e senza alcun integralismo o fanatismo.

    ********

    Concordo sul fatto che ormai solo gli stupidi pensano che il 1° libro della Bibbia (la Genesi, dove si parla della creazione, di Adamo ed Eva, ecc.) sia il racconto scientifico di fatti storici.

    Bisogna essere proprio cretini (indipendentemente dal credo) per non sapere che tutta la Chiesa NON lo considera un manuale di scienza, né la cronaca di fatti storici.

    La contrapposizione con Darwin e con la scienza non ha proprio senso. Lasciamola stare.

  21. utente anonimo ha detto:

    “Una mia amica ha il padre gay. La madre li ha lasciati quando era piccina e il padre l’ha cresciuta, e lo ha fatto in un modo eccezionale.”

    E io conosco un gay che insegna al liceo, ed è molto bravo e stimato.

    Vuol dire che tutti i gay-single sono bravi genitori e bravi insegnanti?

    Mi spiace, ma citare 1 caso felice non può bastare a giustificare una legge valida per tutti.

    Dovremmo vedere centinaia di coppie gay con bambini e poi valutare come sono cresciuti per poter esprimere un’opinione sulla validità psicologica-pedagogica di questa situazione.

    La tua amica non basta.

    Se andiamo avanti ad esempi potremmo trovarne centinaia opposti al tuo.

    *******

    P.S: neanche a me piace il modo in cui la Chiesa affronta l’argomento “genitori divorziati”… come vedi essere cattolici non significa condividere sempre tutto.

    Per quanto ne so io l’attuale papa prima di essere eletto stava lavorando ad un documento che rivedeva in modo più “generoso” e consapevole questi argomenti.

    Speriamo bene.

    Zingaro

    (anche il post #20 è mio)

  22. Dario de Judicibus ha detto:

    Dovresti sapere, visto che a quanto pare non lo sai, che per chi crede in una religione monoteista esiste 1 SOLO Dio: il proprio. Non esiste alcun altro Dio, all’infuori di quello in cui crede.

    Lo so perfettamente. Non intendeva essere una critica. Intendevo piuttosto evidenziare ancora una volta che ciò che per te è un valore assoluto, per chi non ha la tua stessa fede, non lo è. Ora, da un punto di vista strettamente logico lo Stato italiano è uno Stato laico e quindi non può sposare una visione che è specifica di una sola religione. Quindi, se anche lo Stato italiano dovesse approvare il matrimonio civile fra gay, questo non avrebbe alcun influenza sul matrimonio cattolico e sul vostro modo di vivere.

    Approvare il matrimonio gay non toglie nulla ai cattolici. Semmai hai ragione quando chiedi più rigore nella Chiesa. Ha poco senso che un cattolico sia tale, si sposi in Chiesa, davanti a Dio e poi divorzi. In quello c’è una contraddizione, non nel fatto che gay non cattolici si sposino.

    Perché quindi questa opposizione? Perché il volere a tutti i costi che anche chi sta fuori dalla Chiesa si debba allineare a valori in cui non si riconosce? Come reagiresti tu se noi laici obbligassimo i cattolici a seguire regole contrarie ai loro principi?

    Matrimonio gay, fecondazione assistita, divorzio, aborto, sono tutti approcci che permettono a chi ha un’etica laica di agire conformemente ai propri principi e che non obbligano affatto i cattolici a fare altrettanto. Viceversa chi vuole impedire queste leggi cerca di imporre la propria visione a chi crede in altri valori.

    Che tu non li condivida va benissimo, ma che tu pretenda che noi li si cambi e si segua i tuoi di valori mi sembra inaccettabile si asul piano logico che su quello morale.

  23. Dario de Judicibus ha detto:

    La tolleranza e l’ecumenismo di un credente monoteista non significano riconoscere gli altri dei (che ovviamente non esistono) ma riconoscere agli altri la possibilità di non credere nell’unico vero Dio che esiste (secondo il proprio credo).

    Da laico non mi scandalizzo per nulla, anzi, riconosco in questo atteggiamento il massimo liberalismo compatibile con il rigore della propria fede.

    Quello che non capisco è perché tale approccio non possa essere esteso anche a chi non crede, ovvero gli si riconosca il diritto di fare scelte coerenti con la propria etica, anche se non la si condivide. Ovvero, perché impedire ai gay di sposarsi? In che modo questo tocca la tua fede?

  24. Dario de Judicibus ha detto:

    Vuol dire che tutti i gay-single sono bravi genitori e bravi insegnanti? Mi spiace, ma citare 1 caso felice non può bastare a giustificare una legge valida per tutti.

    L’attuale legge permette alle coppie etero di sposarsi e di avere figli senza chiedere permessi speciali (come in Cina) o superare eventuali esami che dimostrino la loro idoneità all’essere genitori. Questo nuol dire che tutte le coppie etero sono mature e responsabili?

  25. utente anonimo ha detto:

    Secondo me il punto centrale della situazione è sempre quello:

    il nostro è VERAMENTE uno stato laico?

    I politici cattolici NON possono (nè devono) mettere da parte il loro credo e agire da laici.

    Agiranno e penseranno secondo la loro coscienza cattolica, il che implica che lo Stato è solo parzialmente laico.

    E questa cosa non mi scandalizza affatto, così come non mi scandalizzano (anche se non le condivido) le posizioni dei radicali.

    Secondo me per avere uno Stato realmente LAICO dovremmo votare SOLO politici che dichiarano apertamente di non avere nessun credo religioso e dovremmo essere rappresentati solo da loro.

    Da tutti gli altri politici credenti (in una religione o in un’altra) è lecito aspettarsi che si comportino seguendo la loro coscienza.

    Il fatto che i politici italiani siano buoni o cattivi cattolici è un altro discorso (complicato da affrontare qui su due piedi).

    La religione, se vissuta seriamente, fa parte in modo TOTALE della nostra vita.

    Non possiamo metterla da parte e poi riprenderla a fasi alterne secondo le convenienze.

    O ci credi (completamente) o non ci credi. Tutte le altre vie di mezzo andrebbero evitate.

    Non possiamo votare politici cattolici e poi pretendere da loro che si comportino ignorando il loro credo e la loro coscienza alzando la bandiera dello stato laico sempre e comunque.

    *******

    Tanto per ridere (amaramente) un po’… sai cosa hanno combinato l’altro ieri i radicali?

    Ora ti racconto (tanto per capire di che gente parliamo quando diciamo “politici laici che garantiscono le minoranze”…).

    Nei giorni scorsi si votava nel Parlamento europeo per una legge sui brevetti software che avrebbe penalizzato fortemente tutte le piccole e medie imprese informatiche europee a favore delle multinazionali americane.

    Esito grandioso: la legge è stata bocciata con 648 voti contrari e solo 14 i favorevoli, con 18 astenuti (http://punto-informatico.it/p.asp?i=53925&r=PI).

    Quasi tutti i parlamentari italiani hanno votato contro (bravi, sul serio)… quasi tutti.

    Mentre nel sito dei radicali c’è questo bel proclama:

    http://www.radicali.it/newsletter/view.php?id=38206&numero=941&title=DOWNLOAD

    sai cosa hanno fatto Pannella e Bonino al momento di votare?

    Si sono astenuti! Sì, astenuti!

    Bella coerenza e bel comportamento, complimenti a loro e a chi li vota!

    Bel modo di tutelare le minoranze!

    Non mi farei rappresentare da loro nemmeno in una riunione di condominio.

    Capisco perché hanno sempre così pochi voti alle elezioni, e il bello è che nei media alzano la voce e pretendono spazi come se rappresentassero tutta la popolazione italiana…

    Ricordiamocelo quando presenteranno il prossimo referendum…

    Sarebbe interessante vedere nel tuo blog un bell’articolo su ciò che ti ho appena raccontato, giusto per schiarirci le idee su queste persone e su quella legge, secondo me importantissima ma ignorata vergognosamente dalle TV e dai giornali (meno male che c’è Internet).

    Zingaro.

  26. utente anonimo ha detto:

    Dimenticavo: ovviamente nel loro sito NON c’è alcun riferimento né all’esito della votazione né al fatto che Pannella e Bonino si siano astenuti…

    Libertà di informazione (chiedono a gran voce), ma solo quando fa comodo!!!

    Zingaro

    P.S: Dai un’occhiata anche qui (tanto per confermarti che non racconto fesserie):

    http://web.fiorellocortiana.it/html/modules/news/article.php?storyid=160

  27. Dario de Judicibus ha detto:

    Uno Stato non è laico perché tutti i politici che rappresentano la popolazione in Parlamento lo sono. Uno Sttao è laico quando i principi ispiratori dello stesso che sono riportati nella Costituzione sono di carattere laico. Poi, nel Parlamento, è giusto e normale che ci siano politici di estrazione cattolica, ebraica, islamica o di altre religioni in proporzione a quelle che sono le fasce di cittadini che credono in tali fedi, così come laici, radicali, atei e quant’altro.

    In uno Stato non laico, al massimo solo ai laici è permesso convivere con la religione ufficiale. Le altre religioni sono ostracizzate.

    L’Italia è uno Stato laico con ancora una forte presenza cattolica. Tuttavia gli immigrati che oggi arrivano nel nostro Paese, fra tre generazioni saranno cittadini italiani (per cultura, lingua e quant’altro) a tutti gli effetti, e arricchiranno il nostro Paese con la loro cultura e le loro fedi.

    La diversità è sempre una ricchezza, sia nella natura che nel sociale.

  28. Dario de Judicibus ha detto:

    Il discorso dei brevetti software è alquanto complesso perché è complessa in generale tutta la normativa che, tra l’altro, attende al diritto internazionale.

    Ne so qualcosa perché ho diversi brevetti a mio nome nel software. Molti infatti non sanno che i brevetti sul software esistono già sia in Europa che in Italia e non creano problemi alle PMI, anzi, ne proteggono gli investimenti. Il vero problema sono le trivial patent che si sviluppano quando la legge sui brevetti software è troppo vaga, come negli USA.

    Come vedi la questione è un po’ più complicata e ancora una volta posta in modo non corretto. Ovvero non si tratta di accettare o meno i brevetti software, che già esistono da anni, ma di come esattamente impostare la legge.

  29. utente anonimo ha detto:

    I politici cattolici NON possono (nè devono) mettere da parte il loro credo e agire da laici.

    Nel momento in cui si legifera sì. Ogni buon politico nel momento in cui vota una legge, nel momento in cui propone un emandamento, nel momento in cui quindi Fa legge, dovrebbe tenere ben distinti il Diritto e la Morale (in questo caso cattolica). Questo non significa che il diritto non dovrebbe esserci una Morale. Ma Essa non deve prevalere.

  30. utente anonimo ha detto:

    I politici cattolici NON possono (nè devono) mettere da parte il loro credo e agire da laici.

    Nel momento in cui si legifera sì. Ogni buon politico nel momento in cui vota una legge, nel momento in cui propone un emandamento, nel momento in cui quindi Fa legge, dovrebbe tenere ben distinti il Diritto e la Morale (in questo caso cattolica).

    E invece no. Perché se facesse così sarebbe un “buon” legiferatore (secondo la tua definizione) ma non un buon cattolico.

    Come ti ho già spiegato (se non mi credi puoi domandare a fonti più autorevoli) non si può essere cattolici “a tratti”.

    O lo si è totalmente e sempre (anche dentro le Camere) o non lo si è.

    E’ un principio tanto chiaro quanto difficile da capire per chi non crede (senza offesa).

    Vuoi politici che pensino solo a legiferare senza mettere in mezzo la propria coscienza e il proprio credo?

    Allora dovrai votare solo pessimi credenti (superficiali e di facciata) e atei e sperare che il resto degli italiani faccia lo stesso.

    Attualmente lo Stato è laico, ma i politici no.

    E’ questa la contraddizione che genera caos quando si toccano temi che riguardano le coscienze.

    *********

    Per i brevetti software io sapevo perfettamente della loro esistenza in Europa (lavoro nell’informatica da un po’ di anni) e conosco l’argomento; qui sopra mi sono solo limitato a riassumere il concetto che la legge proposta (se fosse passata) avrebbe reso un far-west il mondo dei brevetti, favorendo di fatto solo le grosse aziende software in grado di pagare royalties su qualunque algoritmo o idea informatica.

    Hai fatto bene, comunque, a chiarire.

    Ma gradirei un tuo commento sul voltafaccia dei radicali italiani nel Parlamento europeo… e sullo strano silenzio-censura nel loro sito…

    (chiedono ancora libertà d’informazione? Loro?)

    Mi dirai: “avranno avuto buone ragioni per farlo”.

    Forse sì, ma come mai le hanno scoperte solo all’ultimo momento?

    Quali sono queste buone ragioni?

    Perché non ne parlano sul sito?

    O stanno aspettando un modo per dare la colpa alla Chiesa del loro astensionismo?

    Ops… mi è scappato il termine “astensionismo”… proprio loro che hanno detto che gli italiani che si erano astenuti al referendum non avevano a cuore argomenti tanto importanti come la fecondazione assistita…

    Proprio loro che sono pagati (profumatissimamente!!!) per prendere decisioni per tutti noi… proprio loro si sono astenuti su un argomento così importante, in cui quasi tutti i parlamentari erano d’accordo, e dopo aver dichiarato che avrebbero votato “no”…

    Non ho mai votato per i radicali, perché li ritengo inaffidabili, ma da oggi ho un motivo in più per non votarli e per chiedere agli altri di non votarli.

    P.S: ripeto l’invito: perché nel tuo blog non dedichi un articolo alla questione brevetti software e all’astensionismo immotivato, incoerente e ingiustificato dei radicali italiani in Europa?

    Sarebbe interessante conoscere quali scelte economic… ops, volevo dire sociali ci sono dietro il loro voltagabbanismo.

  31. utente anonimo ha detto:

    Alla tua obbiezione circa la discriminazione sessuale ti ricordo, qualora servisse, quanto ti ho già detto prima, ovvero che in natura non esiste il terzo sesso, esiste solo il maschio e la femmina e che solo da questa unione può nascere la prole e che da quando esiste il mondo due omosessuali non hanno e non potranno mai procreare per vie naturali. Il diritto italiano ha le sue radici sul diritto naturale e per questo si legge nella I° parte della Costituzione (immodificabile) all’art. 29 che >

    I principi su cui si basa la famiglia sono naturali prima che giuridici: l’assistenza ai figli, la protezione e la cura degli stessi, il rispetto e l’obbedienza dei figli verso i genitori, sono sentimenti spontanei prima ancora che obblighi imposti dalla legge. Poiché, però, la costituzione della famiglia interessa la società nel suo complesso, la legge ne regola le principali vicende e le relazioni fra i componenti della vicenda.

    Questo è lo stato italiano. Questa è la prima parte fondamentale della Costituzione e ad essa invariata le cose stanno così. Se poi, un domani, grazie alla lobby gay, alla massoneria e altri lobby varie, che da tempi remoti, mirano alla distruzione della famiglia, imporranno la modifica della Costituzione, gli uteri artificiali, l’adozione dei figli fatti artificialmente, ne prenderò atto e se ancora vivo, eventualmente mi riserverò di cambiare Stato.

    Sia chiaro che questo è lo stato laico e non rispecchia certamente la mia morale personale che è ben diversa, come ho già detto e non contempla il divorzio.

    Saluti e buona discussione

    V.E.

    Giusto come contributo alla discussione, allego una sentenza recente in proposito.

    TRIBUNALE LATINA: DECRETO NO ALLA TRASCRIZIONE DEL MATRIMONIO DI COPPIA OMOSESSUALE IN ITALIA

    Due soggetti dello stesso sesso hanno promosso ricorsi avanti il Tribunale di Latina per chiedere la trascrizione del proprio matrimonio contratto in Olanda, a fronte del rigetto dell’Ufficiale dello stato civile. Secondo il Tribunale, riunitosi in camera di consiglio, il rifiuto dell’Ufficiale è legittimo, posto che “Elemento essenziale per poter qualificare nel nostro ordinamento la fattispecie “matrimonio” è la diversità del sesso dei nubendi ed in tal senso si è pronunciata la Corte di Cassazione che nel distinguere “in subiecta materia” la categoria dell’inesistenza da quella della nullità, ha precisato che ricorre l’ipotesi dell’inesistenza quando manchi quella realtà fenomenica che costituisce la base naturalistica della fattispecie, individuandone i requisiti minimi essenziali nella manifestazione di volontà matrimoniale resa da due persone di sesso diverso davanti ad un ufficiale celebrante”. Non solo: “Allo stato dell’evoluzione della società italiana, il matrimonio tra persone dello stesso sesso contrasta con la storia, la tradizione, la cultura della comunità italiana, secondo una valutazione recepita dal legislatore e trasfusa nelle norme di legge, sia di rango costituzionale sia ordinarie, già ripetutamente richiamate, di cui il giudice deve essere solo fedele interprete, indipendentemente dalle sue convinzioni personali, e che nessuna interpretazione evolutiva, pure ove fosse in sintonia con il comune sentire, potrebbe, oltre certi limiti, superare”.

    (Tribunale di Latina, Decreto 31 maggio – 10 giugno 2005: Matrimonio tra individui dello stesso sesso contratto all’estero – Trascrizione nei registri dello stato civile – Rifiuto – Legittimità).

  32. utente anonimo ha detto:

    Alla tua obbiezione circa la discriminazione sessuale ti ricordo, qualora servisse, quanto ti ho già detto prima, ovvero che in natura non esiste il terzo sesso, esiste solo il maschio e la femmina e che solo da questa unione può nascere la prole e che da quando esiste il mondo due omosessuali non hanno e non potranno mai procreare per vie naturali. Il diritto italiano ha le sue radici sul diritto naturale e per questo si legge nella I° parte della Costituzione (immodificabile) all’art. 29 che >

    I principi su cui si basa la famiglia sono naturali prima che giuridici: l’assistenza ai figli, la protezione e la cura degli stessi, il rispetto e l’obbedienza dei figli verso i genitori, sono sentimenti spontanei prima ancora che obblighi imposti dalla legge. Poiché, però, la costituzione della famiglia interessa la società nel suo complesso, la legge ne regola le principali vicende e le relazioni fra i componenti della vicenda.

    Questo è lo stato italiano. Questa è la prima parte fondamentale della Costituzione e ad essa invariata le cose stanno così. Se poi, un domani, grazie alla lobby gay, alla massoneria e altri lobby varie, che da tempi remoti, mirano alla distruzione della famiglia, imporranno la modifica della Costituzione, gli uteri artificiali, l’adozione dei figli fatti artificialmente, ne prenderò atto e se ancora vivo, eventualmente mi riserverò di cambiare Stato.

    Sia chiaro che questo è lo stato laico e non rispecchia certamente la mia morale personale che è ben diversa , come ho già detto e non contempla il divorzio.

    Giusto come contributo alla discussione, allego una sentenza recente in proposito.

    TRIBUNALE LATINA: DECRETO NO ALLA TRASCRIZIONE DEL MATRIMONIO DI COPPIA OMOSESSUALE IN ITALIA

    Due soggetti dello stesso sesso hanno promosso ricorsi avanti il Tribunale di Latina per chiedere la trascrizione del proprio matrimonio contratto in Olanda, a fronte del rigetto dell’Ufficiale dello stato civile. Secondo il Tribunale, riunitosi in camera di consiglio, il rifiuto dell’Ufficiale è legittimo, posto che “Elemento essenziale per poter qualificare nel nostro ordinamento la fattispecie “matrimonio” è la diversità del sesso dei nubendi ed in tal senso si è pronunciata la Corte di Cassazione che nel distinguere “in subiecta materia” la categoria dell’inesistenza da quella della nullità, ha precisato che ricorre l’ipotesi dell’inesistenza quando manchi quella realtà fenomenica che costituisce la base naturalistica della fattispecie, individuandone i requisiti minimi essenziali nella manifestazione di volontà matrimoniale resa da due persone di sesso diverso davanti ad un ufficiale celebrante”. Non solo: “Allo stato dell’evoluzione della società italiana, il matrimonio tra persone dello stesso sesso contrasta con la storia, la tradizione, la cultura della comunità italiana, secondo una valutazione recepita dal legislatore e trasfusa nelle norme di legge, sia di rango costituzionale sia ordinarie, già ripetutamente richiamate, di cui il giudice deve essere solo fedele interprete, indipendentemente dalle sue convinzioni personali, e che nessuna interpretazione evolutiva, pure ove fosse in sintonia con il comune sentire, potrebbe, oltre certi limiti, superare”.

    (Tribunale di Latina, Decreto 31 maggio – 10 giugno 2005: Matrimonio tra individui dello stesso sesso contratto all’estero – Trascrizione nei registri dello stato civile – Rifiuto – Legittimità).

  33. utente anonimo ha detto:

    Per colpa mia o non o per cosa, è rimasto nella penna l’art. 29: la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

    Può essere dovuto alle parentesi che non sono riconociute dal tuo programma?

  34. utente anonimo ha detto:

    Gent.le dejudicibus dato che è notizia di oggi che al Senato è passata la proposta di legge sul Divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile, io aggiungo : era ora.

    Dato che tali pratiche sono ampiamente praticate dai paesei islamici secondo la propria fede, pensi che si possa discutere se la proposta di legge (che adesso torna alla camera) sia da considerare : discriminazione religiosa,liberticida perchè non mi permette di fare quello che desidero secondo la mia religione, oppure moralmente accettabile e quindi giusta?

    Sarebbe interessante conoscere quale coscienza ha animato il Legislatore.

    Forse la cultura cattolica? forse quella aconfessionale di Fini? Forse quella laica?

    Non so, dimmi tu.

    A presto.

    V.E.

  35. utente anonimo ha detto:

    Ritenete indegne due persone (dello stesso sesso) del sacramento del matrimonio? Il matrimonio civile non è un sacramento, perché non estendere questa possibilità anche a loro? Perché il pregiudizio si annida dentro il dogma di una religione che pretende attraverso l’evangelizzazione di Stato (insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche) di imporre il suo credo a tutti. La sua visione fi Famiglia a tutti. Non è più così purtroppo per i vostri dogmi. Il tempo passa e le cose cambiano e il diritto muta con essi. La Spagna ne è un buon esempio.

    Giuseppe.

  36. utente anonimo ha detto:

    Rispondo al Post nr.9 solo ora,dato che per ragioni di lavoro non ho molto tempo libero.

    Mi sembra che queste frasi le hai già ripetute in un altro contesto:potrei però

    anche sbagliarmi.

    Ma va là , cosa vuoi parlare di violenza, io ho solo espresso la mia opinione,forse con un po’ di veemenza, sai io sono fatto così e mi esprimo in gergo popolare, di gente comune. Non uso sofismi piu’ o meno mirati per convincere la gente che il mondo

    puo’ girare all’inverso. Io mi preoccupo e penso specialmente a quei poveri bambini che dovranno convivere con “due padri” o “due madri”. Da che mondo è mondo la natura ha le sue leggi che tu lo voglia o no. La legge morale è dentro di noi, a priori, come dice Kant

    che tu lo voglia o no. Non sono io ad imporlo!!

    A meno che non si voglia considerare, come dice Schopenhauer, questo mondo “come il peggiore dei mondi possibili” e che “gli uomini sono bestie che si divorano l’un l’altro” allora si’ ci sarebbe tutto da contestare!

    Ci sono poi le eccezioni, che vanno trattate con rispetto, ma devono essere riconosciute come eccezioni, non come regola a pieni diritti.

    Si abusa molto spesso delle parole: Violenza, razzismo, xenofobia;tempo addietro ci si riempiva la bocca con la parola “fascista”: Ma sono solo mezzi per mascherare qualche magagna o per rendere piu’ credibile la propria opinione.

    Sappi che io proprio non impongo un bel niente. Dirmi che c’è chi crede e

    chi non crede è come dirmi che è stata scoperta l’acqua calda. Per il fatto poi

    che scrivi “volutamente” papa con la lettera iniziale minuscola, dimmi: questa secondo te è o non è violenza?? io direi che per lo meno è mancanza di rispetto verso quella Persona ed i suoi milioni di credenti.

    Ruggero.

  37. Dario de Judicibus ha detto:

    Come ti ho già spiegato…

    Attenzione a non fare confusione nel dibattito a confondere un commentatore con un altro. Pregherei tutti coloro che commentano, anche se desiderano rimanere anonimi, di firmare sempre OGNI commento con un nome, anche un alias di fantasia, in modo da non ingenerare confusione. Conto sulla collaborazione di tutti. Grazie.

  38. Dario de Judicibus ha detto:

    Ma gradirei un tuo commento sul voltafaccia dei radicali italiani nel Parlamento europeo… e sullo strano silenzio-censura nel loro sito…

    Mi spiace, ma non posso fare alcun commento perché non ho la più pallida idea delle loro ragioni. Perché non lo chiedi direttamente sul loro forum? Tieni presente che al di là di Pannella e Co. i radicali sono una galassia alquanto complessa e molto eterogenea, per cui non mi stupirei di trovare al loro interno persone sia a favore che contro la legge in oggetto.

    Io rispondo solo delle mie opinioni, e cerco di farmele solo dopo essermi documentato. Ma ovviamente non posso seguire tutto…

  39. Dario de Judicibus ha detto:

    Alla tua obbiezione circa la discriminazione sessuale ti ricordo, qualora servisse, quanto ti ho già detto prima, ovvero che in natura non esiste il terzo sesso…

    Una cosa è il sesso, una cosa l’orientamento sessuale. L’attrazione sessuale è legata a tutta una serie di meccanismi in cui ormoni e ferormoni entrano in gioco in modo alquanto complesso. In natura è comune l’attrazione sessuale nei confronti di animali dello stesso sesso. Gli omosessuali non rappresentano un terzo sesso. Forse tu ti riferisci ai transessuali, i quali tuttavia rappresentano una complessa situazione nella quale un individuo è psicologicamente di un sesso e fisiologicamente di un altro. Tant’è che molti transessuali cercano di cambiare sesso.

  40. Dario de Judicibus ha detto:

    Mi spiace, ma non ti seguo. In che modo il fatto che due omosessuali possano spoisarsi o adottare figli può distruggere la famiglia? Semmai la estende, e quindi rafforza il tessuto sociale. Una famiglia è una realtà di solidarietà. Perché mai il fatto che due gay che magari abitano accanto a me siano sposati dovrebbe impattare sul mio amore per la mia compagna e mia figlia, o il loro per me? L’amore, etero o omo, non è mai sbagliato. Lo è l’odio, il pregiudizio, la malvagità.

    Quando si parla di gay si pensa sempre all’aspetto sessuale, nessuno mai pensa alla tenerezza, alla gioia di condividere assieme una vita, di volersi bene. Con tanto male nel mondo, perché attaccare una dimostrazione di amore? Lo dico da etero.

  41. Dario de Judicibus ha detto:

    TRIBUNALE LATINA: DECRETO NO ALLA TRASCRIZIONE DEL MATRIMONIO DI COPPIA OMOSESSUALE IN ITALIA

    Se hai letto quello che il Tribunale di Macerata ha fatto recentemente o le motivazioni che portano molti padri a vedersi sottratti i figli, saprai che la mia opinione sulla saggezza dei magistrati italiani è fortemente negativa.

    Nei nostri tribunali pregiudizi e superficialità sono padrone, purtroppo. La mia fiducia nella nostra Magistratura è scomparsa da anni, per cui tale sentenza non ha per me alcuna validità sul piano del dibattito. Ritengo gli argomenti portati strumentali e soprattutto autopoietici, ovvero che sostengono sé stessi.

  42. Dario de Judicibus ha detto:

    Può essere dovuto alle parentesi che non sono riconociute dal tuo programma?

    Il mio programma?

  43. Dario de Judicibus ha detto:

    Caro 82.50.142.135, non saprei rispondere alla tua domanda, ma sicuramente me ne pongo una: perché sono state vietate solo le mutilazioni genitali femminili? E quelle maschili?

  44. utente anonimo ha detto:

    “Mi spiace, ma non posso fare alcun commento perché non ho la più pallida idea delle loro ragioni. Perché non lo chiedi direttamente sul loro forum? Tieni presente che al di là di Pannella e Co. i radicali sono una galassia alquanto complessa e molto eterogenea, per cui non mi stupirei di trovare al loro interno persone sia a favore che contro la legge in oggetto.”

    Caro amico dire che i radicali sono una galassia complessa mi sembra falso Forse intendevi dire galassia al posto di altro, perché se mi immagino le galassie del sistema mondo, sono infinite. I radicali, per quanto io ne sappia almeno numericamente, secondo i dati elettorali, rappresentano una minoranza numericamente insignificante, qualora i numeri contassero e in politica mi dicono che contano.

    “Una cosa è il sesso, una cosa l’orientamento sessuale. L’attrazione sessuale è legata a tutta una serie di meccanismi in cui ormoni e ferormoni entrano in gioco in modo alquanto complesso. In natura è comune l’attrazione sessuale nei confronti di animali dello stesso sesso. Gli omosessuali non rappresentano un terzo sesso. Forse tu ti riferisci ai transessuali, i quali tuttavia rappresentano una complessa situazione nella quale un individuo è psicologicamente di un sesso e fisiologicamente di un altro. Tant’è che molti transessuali cercano di cambiare sesso”

    In primo luogo, se mi consenti, l’uomo non è un animale ma ben altro. Non mi stupisco che i figli della scimmia lo equiparino agli animali perché è proprio quanto desiderano mostrarci che sia l’uomo ma su questo punto, non mi sembra nemmeno il caso di insistere. Se tu sei convinto di essere simile ad un animale personalmente lascio a te questo onore, io mi dissocio.

    “Quando si parla di gay si pensa sempre all’aspetto sessuale, nessuno mai pensa alla tenerezza, alla gioia di condividere assieme una vita, di volersi bene. Con tanto male nel mondo, perché attaccare una dimostrazione di amore? Lo dico da etero.”

    A questa affermazione ho già risposto ampiamente anche citando la Costituzione e questo mi basta. Pensare all’aspetto sessuale? Sono le lobby gay che chiedono l’equiparazione della loro unione “infeconda e contro natura” al matrimonio tra persone di sesso diverso. Mica la chiedo io. Personalmente non ho nulla contro il loro comportamento contro natura, anche perché, come ho già detto, ho vissuto con lo zio di mia moglie che così si comportava ma questo non fa di certo una famiglia, non fa di certo una fecondità. Era (pace all’anima sua) una splendida persona a cui, tra l’altro, io devo molto ma da questo a dire che se si sposava con il suo amante fosse una famiglia naturale, ce ne corre, se permetti.

    Vedi, io parlo di natura umana. Se parliamo di tecnica, ci possiamo mettere di tutto.

    Il problema è semplice. L’uomo fin’ora ha disciplinato la relazione tra l’uomo e la donna non ha mai detto che l’uomo e la donna sono la stessa cosa ed è solo una questione culturale.

    Se siamo qui dopo milioni di anni, non si deve certo alla tecnica ma alla natura umana.

    “TRIBUNALE LATINA: DECRETO NO ALLA TRASCRIZIONE DEL MATRIMONIO DI COPPIA OMOSESSUALE IN ITALIA

    Se hai letto quello che il Tribunale di Macerata ha fatto recentemente o le motivazioni che portano molti padri a vedersi sottratti i figli, saprai che la mia opinione sulla saggezza dei magistrati italiani è fortemente negativa.

    Nei nostri tribunali pregiudizi e superficialità sono padrone, purtroppo. La mia fiducia nella nostra Magistratura è scomparsa da anni, per cui tale sentenza non ha per me alcuna validità sul piano del dibattito. Ritengo gli argomenti portati strumentali e soprattutto autopoietici, ovvero che sostengono sé stessi.”

    Che tu non hai fiducia nei magistrati e nella giustizia si capiva dal Blog appena si entra perché nella home c’è l’intervista a quella femminista americana e si capiva che stai lottando per i tuoi diritti di padre ma questo non sposta di una virgola i fatti. I fatti sono quelli della decisione presa dal tribunale con le sue motivazioni.

    Il tuo giudizio sulla magistratura, che si può condividere o meno, non cambia la realtà delle cose.

    La realtà è sancita in quella decisione e le sue motivazioni.

    Attento però a dire che non hai fiducia nella magistratura perché se passano le nuove norme sull’affido condiviso e le cose cambieranno per i genitori separati, saranno gli stessi giudici che le applicheranno. Forse che se passeranno e finalmente i padri potranno riavere i loro figli più di prima e i giudici lo decideranno, non sarà più giustizia giusta?

    “Caro 82.50.142.135, non saprei rispondere alla tua domanda, ma sicuramente me ne pongo una: perché sono state vietate solo le mutilazioni genitali femminili? E quelle maschili?”

    Scusami ma non è il caso che dimostri di conoscere il modo di sapere il mio I.P. perché mi sono firmato come sempre, come anche tu hai chiesto. La mia firma di comodo è : V.E.

    Non ho motivo di nascondermi perché se volessi lo farei senza problemi data la semplicità che offre Internet.

    La mia domanda sulle mutilazioni era provocatoria perché volevo sapere se era discriminazione religiosa oppure no. Se è illiberale vietare in Italia simili pratiche di altri paesi musulmani oppure no. Se dobbiamo considerarci, noi italiani, razzisti perché abbiamo modificato il codice penale per impedire che negli ospedali avvengano questi fatti.

    Comunque non hai risposto alla domanda e ne prendo atto.

    Circa le mutilazioni maschili, praticate ai ragazzini da sposare non mi risulta ma qualora ci fosse questo fenomeno in Italia, non credo passerebbe sotto silenzio e magari ne parleremo allora.

    Ti saluto cordialmente.

    V.E.

  45. utente anonimo ha detto:

    Ho appena letto una News da Google (http://www.centumcellae.it/leggi.php?id=7862%22) secondo cui : “raig Roberts dell’Università di Praga ha condotto uno studio secondo il quale Il profumo dell’ uomo esiste, e permette di individuare il compagno “piu’ adatto”. Il partner, si riconosce ‘a naso’, specie nel periodo di massima fertilità infatti le donne preferiscno il maschio dominante per assicurarsi la scelta migliore in termini di geni da trasmettere a un’eventuale prole.”

    Che bello.Era ora che scoprissero l’inutilità del pensiero umano.

    Finalmente potremo farne a meno per sapere con chi uscire la sera. Speriamo che tanti uomini ci credono, così anche gli avvocati ci guadagnano.

  46. Dario de Judicibus ha detto:

    Sia io che te siamo animali: questo è un fatto. Siamo animali evoluti e intelligenti, ma non siamo i soli. Primati e delfini hanno un livello di intelligenza paragonabile a un bambino di alcuni anni. Certo, come animali siamo stati capaci di evolvere anche intelettualmente e culturalmente, ma negare la nostra natura di animali ci precluderebbe la comprensione di determinati meccanismo che funzionano in noi come in qualsiasi altro animale. Se tu vuoi mettere l’uomo sopra tutte le bestie, libero di farlo, ma per me questa è una concezione medioevale.

  47. Dario de Judicibus ha detto:

    Personalmente non ho nulla contro il loro comportamento contro natura…

    Non so cosa tiu intenda per comportamento contro natura. Ti ho già spiegato che l’omosessualità è presente in natura e comune nelle specie più evolute. Questo è un fatto. A quale natura ti riferisci tu? Io ne conosco solo una.

  48. Dario de Judicibus ha detto:

    Attento però a dire che non hai fiducia nella magistratura perché se passano le nuove norme sull’affido condiviso e le cose cambieranno per i genitori separati, saranno gli stessi giudici che le applicheranno. Forse che se passeranno e finalmente i padri potranno riavere i loro figli più di prima e i giudici lo decideranno, non sarà più giustizia giusta?

    No, la questione non cambia. Già ora, con l’attuale pessima legge, i magistrati avrebbero spazio per una maggiore giustizia nelle separazione tant’è che alcuni (a Torino, a Viterbo e in poche altre città) ha avuto il coraggio di farlo, ma sono pochi. I più sono maschilisti, pieni di pregiudizi e superficiali, oltre a non capirci niente né di psicologia né di pedagogia. E una separazione con affidamento richiede un minimo di competenza in quelle materie altrimenti il magistrato non è in grado neppure di valutare una perizia.

  49. Dario de Judicibus ha detto:

    Scusami ma non è il caso che dimostri di conoscere il modo di sapere il mio I.P. perché mi sono firmato come sempre, come anche tu hai chiesto. La mia firma di comodo è : V.E.

    Dimostrare? L’IP è stampato in fondo al commento. L’ho preso da un paio di post tuoi dove non avevi messo la firma. Non posso star lì a comparare tutti gli IP per sapere a chi sto rispondendo. Per questo prego di firmare OGNI commento, anche quelli di poche righe. Cerchiamo di non essere paranoici. Sono venticinque anni che lavoro con i computer e non devo dimostrare niente a nessuno. Ci mancherebbe!

  50. utente anonimo ha detto:

    Non credo alla giustificazione che mi hai dato circa l’I.P. perchè mi hai chiamato ” ciao e poi il numero” quando invece mi ero firmato. Può darsi che io sia paranoico ma non mi sono mai rivolto a nessuno chiamndolo come hai fatto tu. Comunque sia, sorvoliamo, siamo liberali in parte.

    “Sia io che te siamo animali: questo è un fatto. Siamo animali evoluti e intelligenti, ma non siamo i soli. Primati e delfini hanno un livello di intelligenza paragonabile a un bambino di alcuni anni. Certo, come animali siamo stati capaci di evolvere anche intelettualmente e culturalmente, ma negare la nostra natura di animali ci precluderebbe la comprensione di determinati meccanismo che funzionano in noi come in qualsiasi altro animale. Se tu vuoi mettere l’uomo sopra tutte le bestie, libero di farlo, ma per me questa è una concezione medioevale.”

    Io rimango medievale molto gioiosamente mentre tu che metti gli animali allo stesso piano dell’uomo, quando dovrai curarti da qualche malattia, risolvere qualche controversia o accoppiarti, tanto per fare esempi concreti di vita quotidiana,puoi rivolgerti agli animali tuoi simili e poi, mi telefoni se hai trovato la soddisfazione del bisogno umano.

    Io aspetto con ansia, qualora malauguratamente ti capitasse una malattia (che non ti auguro) di farti assistere dai tuoi simili animali, magari i delfini.

    Dopo di chè,se guarirai e io sarò ancora vivo, mi dirai la cura che ti hanno dato.

    Anzi, facciamo di meglio, visto che loro avranno la cura, magari per un tumore, invece di madare i malati dal Prof. Veronesi li mandiamo tutti quanti dai delfini a farsi curare.

    Chissà cosa ne pensano le donne se preferiscono farsi curare dal tumore della mammella da Veronesi o dalle giraffe.

    Cordialità

  51. Dario de Judicibus ha detto:

    Non credo alla giustificazione che mi hai dato circa l’I.P. perchè mi hai chiamato ” ciao e poi il numero” quando invece mi ero firmato. Può darsi che io sia paranoico ma non mi sono mai rivolto a nessuno chiamndolo come hai fatto tu.

    Ciao? Io ho scritto Caro 82.50.142.135,… come faccio tutte le volte che non identifico immediatamente l’autore di un post. Ho molti commenti scritti così, per cui se mai c’è un paranoico questo mi sembra che sia tu. Che tu ti sia offeso per l’uso dell’IP mi sembra fuoti luogo, ache perché non è mia abitudine farlo, ma se volessi farlo lo farei seriamente. Sai, usare l’IP è un’offesa (?) che qualcuno potrebbe persino non capire!

    Semmai ti pregherei di evitare le iniziali ma di mettere un nome o un alias, anche di fantasia MA SEMPRE LO STESSO in tutti i post a qualunque articolo, staccandolo con una riga bianca dal testo, altrimenti è facile che sfugga. Grazie.

  52. Dario de Judicibus ha detto:

    P.S. Vorrei ricordare che altri blog, come quello di Pino Scaccia, permettono i commenti solo a chi sia identificabile con un account Splinder (che non richiede ovviamente di avere un blog su Splinder) in modo da sapere chi commenta. Io non l’ho fatto, ho lasciato il forum aperto anche a commenti di anonimi, ma chiedo la correttezza di identificarsi in qualche modo, in tutti i commenti e sempre con lo stesso alias, evitando sigle o commenti non firmati.

    Non chiedo molto, ma se neanche questo mi sarà concesso, potrei trovarmi costretto a seguire l’approccio di altri blog di limitare l’accesso a visitatori che si identifichino con nome e cognome.

  53. Dario de Judicibus ha detto:

    Io aspetto con ansia, qualora malauguratamente ti capitasse una malattia (che non ti auguro) di farti assistere dai tuoi simili animali, magari i delfini.

    Non capisco il significato di questa affermazione. Il fatto che siamo animali non vuol dire che tutti gli animali siano sullo stesso piano per intelligenza e capacità. Ovviamente un delfino ha caratteristiche diverse da una scimmia, da un cane, da una formica, da un’ameba. E allora? Io sto affermando che l’uomo è un animale. Questo non vuol dire che sia stupido o che si basi sul solo istinto. Ma in noi c’è tutta la storia della nostra evoluzione. Vorrei ricordarti che quando nasciamo, passiamo persino attraverso uno stadio in cui abbiamo branchie e coda. Ma immagino tu lo sappia.

    Il fatto poi che la nostra mente si sia evoluta a un tale livello da creare filosofie anche molto complesse, che la nostra intelligenza in parte sia in grado di controllare i nostri istinti non è certo motivo per negare le nostre origini animali. Essere degli animali non è riduttivo per un essere umano. I tuoi muscoli funzionano come quelli di qualsiasi altro mammifero, il tuo apparato digerente è quello di un onnivoro, il tuo corpo è fatto in gran parte delle stesse proteine di cui son fatti la maggior parte degli animali perché il tuo DNA è all’80% IDENTICO a quello di un batterio, al 90% identico a quello della maggior parte degli animali superiori, praticamente quasi identico a quello di qualunque altro mammifero. Ciò che ci differenzia è una piccola percentuale perché la maggior parte del DNA serve a definire quei processi di base che sono sostanzialmente gli stessi in quasi tutti gli animali. Molti li abbiamo in comune persino con i vegetali. Solo alcune specie hanno dei codoni differenti o sequenze che codificano per proteine che noi non produciamo.

  54. utente anonimo ha detto:

    Zingaro:

    Ma gradirei un tuo commento sul voltafaccia dei radicali italiani nel Parlamento europeo… e sullo strano silenzio-censura nel loro sito…

    ********

    dejudicibus:

    Mi spiace, ma non posso fare alcun commento perché non ho la più pallida idea delle loro ragioni.

    ******

    Zingaro:

    Il punto è proprio questo: NON hanno fornito sul sito né sui giornali alcuna motivazione che giustificasse un cambio di rotta così profondo su un argomento così scottante.

    Hanno semplicemente oscurato il fatto.

    Nemmeno i loro colleghi di altri partiti sanno cosa sia successo per un cambio di idea così repentino e totale.

    ********

    dejudicibus:

    Tieni presente che al di là di Pannella e Co. i radicali sono una galassia alquanto complessa e molto eterogenea,

    ******

    Zingaro:

    sì, ma sono Pannella, Bonino & Co. che vanno in televisione ad alzare la voce chiedendo di essere ascoltati e denunciando una mancanza di informazione e mostrandosi come paladini dei diritti delle minoranze.

    Ma che informazioni ci stanno fornendo riguardo al loro astensionismo-voltagabbanismo in quel voto?

    *********

    dejudicibus:

    Io rispondo solo delle mie opinioni, e cerco di farmele solo dopo essermi documentato. Ma ovviamente non posso seguire tutto…

    ***********

    Capisco, però l’argomento è davvero importante (soprattutto per l’economia di tante PMI europee e per chi lavora con l’informatica) e quindi meriterebbe attenzione e magari un articolo-approfondimento sul tuo blog.

    Sarebbe anche il momento di “smascherare” quei politici che fanno “giochetti” del tipo “voterò in questo modo” e poi votano in modo contrario senza dare motivazioni di tale scelta.

    Li paghiamo per votare, schierarsi e prendere delle scelte, o no?

    Non sarebbe corretto da parte loro informarci sul loro operato e sul perché delle loro scelte?

    Oppure la libertà di informazione che chiedono è SOLO quella che pubblica le cose che vogliono i radicali?

    Anche se rappresentano una minuscola parte degli italiani, non ritengono di far sapere cosa combinano al momento di votare e decidere su una legge?

    Zingaro

  55. Dario de Judicibus ha detto:

    Cercherò di informarmi meglio sulla questione dei brevetti software. Come ho già detto, io ho brevettato alcune invenzioni nel software, e quindi conosco la materia dal punto di vista dell’inventore ma non da quello del diritto internazionale. Appena ne so abbastanza scriverò un articolo.

  56. utente anonimo ha detto:

    “Non capisco il significato di questa affermazione. Il fatto che siamo animali non vuol dire che tutti gli animali siano sullo stesso piano per intelligenza e capacità. Ovviamente un delfino ha caratteristiche diverse da una scimmia, da un cane, da una formica, da un’ameba. E allora? Io sto affermando che l’uomo è un animale. Questo non vuol dire che sia stupido o che si basi sul solo istinto. Ma in noi c’è tutta la storia della nostra evoluzione. Vorrei ricordarti che quando nasciamo, passiamo persino attraverso uno stadio in cui abbiamo branchie e coda. Ma immagino tu lo sappia.

    Il fatto poi che la nostra mente si sia evoluta a un tale livello da creare filosofie anche molto complesse, che la nostra intelligenza in parte sia in grado di controllare i nostri istinti non è certo motivo per negare le nostre origini animali. Essere degli animali non è riduttivo per un essere umano. I tuoi muscoli funzionano come quelli di qualsiasi altro mammifero, il tuo apparato digerente è quello di un onnivoro, il tuo corpo è fatto in gran parte delle stesse proteine di cui son fatti la maggior parte degli animali perché il tuo DNA è all’80% IDENTICO a quello di un batterio, al 90% identico a quello della maggior parte degli animali superiori, praticamente quasi identico a quello di qualunque altro mammifero. Ciò che ci differenzia è una piccola percentuale perché la maggior parte del DNA serve a definire quei processi di base che sono sostanzialmente gli stessi in quasi tutti gli animali. Molti li abbiamo in comune persino con i vegetali. Solo alcune specie hanno dei codoni differenti o sequenze che codificano per proteine che noi non produciamo.”

    Lo so bene che non capisci.

    Ti rispondo solamente dicendoti questo:

    il giorno che verranno istituiti tribunali per i cani capirai.

    Cordialità

  57. Dario de Judicibus ha detto:

    Ti rispondo solamente dicendoti questo: il giorno che verranno istituiti tribunali per i cani capirai.

    Scusa, ma oggettivamente come frase mi sembra alquanto ermetica. Onestamente mi sembra più che altro un modo di sfuggire a un confronto argomentato sul piano della logica. Affermazioni così ne posso fare anch’io a centinaia. Se vogliamo discutere di qualcosa, allora discutiamone, ma in modo ragionato, come fanno altri, ad esempio Zingaro. Ti ricordo inoltre che ho pregato tutti di firmare i commenti. È l’unica regola di questo sito (oltre a quella di mantenere un certo stile ed educazione nei commenti). Gradirei la si rispettasse.

  58. utente anonimo ha detto:

    Anche ” M’illumino d’immenso” è ermetica come poesia ma non per questo meno significativa.

    Tu dici che siamo fatti allo stesso modo degli animali e ti spingi fino al DNA ma io ti chiedo, perchè fermarsi solo a quel punto? Perchè non arrivare fino all’atomo?

    Anche lì saremmo uguali perchè la materia è la stessa.

    Siamo tutti fatti della stessa materia ma ciò non significa che siamo uguali.

    Tanto è vero che, non esistono tribunali dove i cani e gli animali in genere vengono processati perchè hanno commesso azioni e danneggiato l’uomo.

    E, ciò non avviene per l’ovvia ragione che gli animali non sono dotati del più grande dono fatto da Dio all’uomo, ovvero la libertà.

    La libertà di determinarsi nel bene e nel male.

    La libertà che non è dati agli altri viventi e che si distingue dal comune modo di sensazioni ed emozioni per andare oltre al determinismo biologico per approdare all’esercizio del libero arbitrio del volere umano.

    Conoscere, volere, progettare, e decidersi nell’azione è proprio dell’essere umano e non degli altri viventi.

    L’uomo, in quanto dotato della volonta e del libero arbitrio è causa di se stesso e responsabile delle sue azioni, perchè volute da lui.

    La persona umana è soggetto di volere,principio dell’autotederminazione dell’agire.

    Per citare Tommaso, l’uomo si distigue dalla altre creature irrazionali in quanto è padrone dei suoi atti. Per questo motivo si dicono umane solo le azioni di cui l’uomo è padrone.

    L’uomo non solo è origine o cagione dei suoi moti(come l’animale) ma anche padrone, signore : soggetto di azioni in suo potere, che dipendono dal suo volere.

    E’ segnatamente il “volere” a specificare l’autodeterminazione, a rendere l’individio umano non semplice causa ma causa libera dei suoi atti.

    Mentre nell’accadere si rende conto in terminidi causa : un effetto produce uan causa; dell’agire si rende conto invece in termini di ragione di…vale a dire di motivi e intenzioni originanti: un’azione è compiuta per un motivo ed in vista di un fine.

    Una pulsione, un’attrazione sessuale, un desiderio di possesso, un vigore fisico è qualcosa che accade in mè ma diventa mio con l’intervento della libertà,che l’assume dall’interno di una intenzionalità e decide di essa.

    L’accadere del determinismo animale, diventa agire nell’uomo e quindi un atto e quindi un atto umano.

    L’uomo sceglie tra diversi beni con un principio di libertà propriamente umano che fa della sua decisione la sua essenza.

    L’essere “causa sui” , pricipio di determinazione dei propri atti , è specifico ed esclusivo della persona umana.

    Anche gli animali si muovono da se hanno in sè, come dice Tommaso, l’origine ed il centro dei loro moti ma ciò non basta a fare di loro soggetti di autodeterminazione e principio di libertà.

    Negli animali c’è determinazione ma non autodeterminazione.

    Negli animali, il dinamismo è di natura mentre nell’uomo è specifico dello spirito, ossia dell’intelligenza e della volontà, mediante cui si eleva sul mondo degli istinti e passioni, diventando padrone dei suoi atti.

    In quanto pdrone dei suoi atti, causa sua e del suo volere, è quindi responsabile delle sua azioni volute e pertanto ne subisce le conseguenze, cosa che non potrà mai accadere ad un animale perchè non ha la volontà dei suoi atti e ciò fa si che nessun animale verrà mai chiamato a rispondere dei danni causati, semmai ne risponde il padrone.

    Da cio discende,come corollario ciò che dicevo “ermeticamente” che l’animale non è soggetto d’imputabilità semplicemente perchè non è soggetto: non può dire “io”.

    Solo l’uomo può volere o non volere una determinata azione e pertanto ne è responsabile.

    Ciò non toglie che lo stesso operare umano, quando difetta di volontà consapevole, (come accade spesso purtroppo) s’avvicina a quello animale e perde in responsabilità.

    Ma quì la faccenda diventerebbe troppo lunga,occorre rimandare.

    A presto

    Victor Eremita

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