GS: Grandi Spese o Giochi Sottili?



L’altro ieri sono andato a fare la spesa all’Iperstore GS che si trova all’EUR Torrino, a Roma. Stavo cercando alcuni prodotti quando ho visto una serie di scaffali sui quali era stato appiccicato, davanti ad ogni ripiano, un nastro rosso con la scritta OFFERTA in bianco. Dato che di questi tempi è cosa buona e giusta cercare di risparmiare anche solo pochi euro, mi sono avvicinato e ho cercato di capire quanto effettivamente costassero i prodotti in offerta. Niente. Niente sugli scaffali, niente sotto o sopra: né etichette né cartelli. Così ho chiamato un commesso e gli ho chiesto come mai non ci fosse il prezzo sugli scaffali.

  • «Quelli? Beh, è perché l’offerta inizia domani.»
  • «Ah. E allora perché non ce lo scrivete?»
  • «Cosa?»
  • «Che l’offerta inizia domani!»
  • «…»
  • «Comunque, quanto vengono?»
  • «Boh? Uno e sessantacinque, mi pare…»
  • «Il prezzo in offerta?»
  • «Sì… credo.»
  • «Ma se io ne prendo uno adesso, che prezzo pago?»
  • «Quello intero! L’offerta…»
  • «…inizia domani. Ho capito!»

Stavo per andarmene quando ho visto una signora prendere tre pacchi dai ripiani in offerta. Anche il commesso l’ha vista, ma non ha detto nulla. Così mi sono allontanato un po’ e mi sono messo a guardare. Nei successivi quindici minuti le cose sono andate più o meno così: la gente si avvicinava ai prodotti non scontati, poi vedeva gli scaffali con la scritta OFFERTA, lasciava i prodotti più costosi e metteva nel carrello quelli apparentemente già scontati. Nessuno si preoccupava del fatto che sugli scaffali non comparisse alcun prezzo. Ma la cosa più bella è che dopo quindici minuti un altro commesso è arrivato con un grosso scatolone su un carrello, lo ha aperto e ha rimesso sugli scaffali i prodotti riempendo i vuoti lasciati dai clienti, che nel frattempo avevano svuotato quasi due scaffali.

Ora, non so se tutto ciò sia dovuto solo a una cultura di totale noncuranza nei confronti dei clienti e di completo disinteresse per i più elementari principi di trasparenza commerciale, oppure se dietro a questo meccanismo che vede i cartelli promozionali apparire fin dalla mattina precedente all’inizio dell’offerta ci sia piuttosto un calcolo voluto, ma è un fatto come in questo modo il supermercato sia riuscito a vendere a prezzo pieno parecchi prodotti che il giorno dopo avrebbe comunque offerto a prezzo ribassato di oltre un terzo, come ho scoperto in seguito.

Non era la prima volta che vedevo presso quel supermercato interi scaffali con i cartelli di OFFERTA ma senza i cartellini dei prezzi. In passato mi ero limitato a segnalare la cosa alla Direzione avendo come risposta l’assicurazione che si era trattato sicuramente di un errore e che avrebbero provveduto immediatamente a sistemare i prezzi. Ora so che non è vero. Che fosse una svista, voglio dire. Certo, non si può pretendere che tutti i prezzi vengano aggiornati in pochi minuti, e magari neanche in alcune ore: allestire ex-novo una serie di scaffali in un supermercato che sta quasi sempre aperto richiede tempo, ma un cartellino che dice da quando parte l’offerta, sarebbe chiedere troppo?

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Commenti (12) a «GS: Grandi Spese o Giochi Sottili?»

  1. _Maxime_ ha detto:

    Ma attaccare il cartello offerta dal giorno in cui l’offerta è effettivamente in vigore? E comunque ne ho subìte tante di ‘ste “truffe”… Il mese scorso ho acquistato all’IperCoop una videocamera in offerta a 399 euro. Dieci giorni dopo era di nuovo in offerta ma a 299 euro, e solo perché un centro commerciale distante qualche chilometro aveva ribassato il prezzo di brutto. Avendo io 15 giorni di tempo per ripensare all’acquisto ed eventualmente restituirlo anche se perfettamente funzionante, l’ho fatto. Ho ripreso i miei 399 euro ed un minuto dopo ho riacquistato la stessa telecamera a 299 euro. E vaffanculo.

  2. absinthfreespirit ha detto:

    Io oltre alla scritta dell’offerta metterei anche quanto costava prima dell’offerta 🙂

    Ps i servizi sociali tolgono i figli anche alle madri..altrimenti io in collegio che ci stavo a fare? 😉

  3. Dario de Judicibus ha detto:

    Lo so. Il fatto è che molto spesso nei servizi sociali ci sono persone incompetenti, che fondano le loro decisioni su pregiudizi spesso di natura religiosa o bigotta. Ad ogni modo, nelle separazioni, sono oltre il 94% gli affidamenti alle madri.

  4. absinthfreespirit ha detto:

    Buongiorno dario..si può linkare il tuo sito anche senza antipixel? 🙂

  5. Dario de Judicibus ha detto:

    Ovviamente! Puoi mettere il link come vuoi, in modo che si adatti al tuo sito o blog.

    P.S. Credi che la tecnica della suora funzioni anche con un fraticello svampito?

  6. edi ha detto:

    volete ridere? Ho preso un prodotto segnato come “in offerta” a un certo prezzo (4 euro) per scoprire, con mia immensa sorpresa, che una volta alla cassa l’avrei dovuto pagare ben OTTO euro (cioè il doppio). Sono andata a reclamare, e il tizio mi ha detto: il cartello in offerta non vale, l’offerta è finita ieri. Mi ha restituito i soldi e ha tolto il cartello. Avevo dimenticato di prendere un’ultima cosa e sono rientrata al super; sorpresa delle sorprese, il cartello era stato riattaccato.

    vergogna!

  7. Dario de Judicibus ha detto:

    Perché non scrivi QUI qual’era il supermercato?

  8. utente anonimo ha detto:

    Sentite questa:

    cartello “OFFERTA” rosso e scintillante, con tanto di prezzo a caratteri cubitali, appoggiato sopra quello del prezzo “ufficiale”. Passa il sottoscritto e – punto da vaghezza – sposta il cartello offerta per leggere il prezzo precedente.

    RISULTATO: lo stesso prezzo. Ma c’è di più: il cartellino del prezzo precedente recava anche la data di attribuzione, risalente a 4 mesi prima…

  9. Dario de Judicibus ha detto:

    Se lo desideri puoi riportare QUI il nome del supermercato, ma in questo caso, vi prego: post non anonimi.

  10. Dario de Judicibus ha detto:

    Son tornato diverse volte al supermercato in questione. Un’altro aspetto che mi ha lasciato perplesso è come, a volte, su certi prodotti manca il prezzo. Colpa dei clienti che li tolgono. mi viene risposto alla richiesta di spiegazioni. Può sempre andare alla cassa a farsi leggere il codice a barre. mi viene sempre risposto quando chiedo come posso fare a sapere il prezzo. Fatto sta che i cartellini mancano sempre su certi prodotti particolarmente costosi e che non succede una volta o due, né in modo casuale, ma con una certa sistematicità.

    Un esempio? I famigerati ricambi per i rasoi della Gillette della serie Mach 3, particolarmente più costosi degli altri. Su uno scaffale con almeno una ventina di marche e modelli mancano quasi sempre solo quelli di cartellini del prezzo, come mostra questa foto scattata nel supermercato:

  11. jeebo ha detto:

    Sono sempre pittosto attento al supermercato (quando sono alla cassa controllo che il prezzo che appare in cassa corrisponda a quello in corsia) e fino ad ora non mi è mai capitato una simile cosa, ma è bene saperlo!

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