Alitaglia 2, la Vendetta



Dopo il grande successo di «Alitaglia, l’assistenza clienti», ecco che arriva sotto Natale «Alitaglia 2, la Vendetta», prossimamente anche da voi, specialmente se fate il biglietto elettronico con l’Alitalia.

Sono quasi le 10 di mattina all’aeroporto di Fiumicino. Una signora si presenta al controllo di sicurezza dell’aeroporto con il solo bagaglio a mano per andare a fare il check-in direttamente al gate, dato che al check-in dell’Alitalia c’è una fila che raggiunge quasi lo sportello dall’altra parte della sala. La signora ha fatto il suo bravo biglietto elettronico, ampiamente pubblicizzato e raccomandato dalla compagnia aerea, vanto della modernità e dell’efficienza dell’Alitalia. Tuttavia, come esibisce il suo documento d’identità e fornisce il numero del biglietto elettronico, viene fermata da un’addetta alla sicurezza: senza carta d’imbarco non si può passare. La donna si volta di nuovo verso lo sportello, nell’improbabile speranza che l’inesauribile fila si sia ridotta, ma sono ancora tutti lì, come anime dannate in attesa di essere traghettate da Caronte al di là dello Stige. Così fa presente all’addetta alla sicurezza che perderà sicuramente il volo se non la faranno passare. Dopo tutto il biglietto ce l’ha, virtuale, ma ce l’ha. L’addetta, tuttavia, insiste che senza carta d’imbarco non si può passare ma fa presente che c’è uno sportello apposito, riservato proprio per quelli che hanno il biglietto elettronico, dove potrà fare il tanto sospirato tagliando: il famigerato «sportello 161». Un vento gelido attraversa la sala, sebbene tale nome sia stato pronunciato a bassa voce, ma la povera donna, ignara del calvario che l’attende, si dirige rasserenata verso il fantomatico sportello.

In effetti uno sportello con tale numero esiste, ma da tempo immemore nessun impiegato Alitalia osa più avvicinarsi ad esso. Uno spettrale cartello con su scritto «CHIUSO» ammonisce i passeggeri a tenersi alla larga da tale luogo. Nell’aria risuona il cigolio di un nastro trasportatore. Così la signora torna dall’addetta alla sicurezza, facendole presente la cosa, ma riceve l’immancabile risposta che si insegna oramai in tutte le aziende di successo «Mi spiace, ma io non posso farci niente. Sono le compagnie aeree che devono occuparsi della cosa.» Ma la signora non si arrende. Avendo viaggiato in molte nazioni del mondo, sebbene più avanzate, come la Tanzania, la Thailandia e il Messico, è abituata ad affrontare gli imprevisti più scoraggianti senza tuttavia perdersi d’animo. Si guarda intorno e vede spuntare su un lato della sala delle macchinette a metà strada fra una cabina telefonica e un distributore di videocassette. Con l’istinto tipico del viaggiatore incallito si avvicina ed inizia ad armeggiare con pulsanti e schermo. Chissà che… ?

Introduce la Millemiglia speranzosa ma purtroppo non succede nulla. Delusa e un po’ seccata che il suo infallibile istinto l’abbia tradita la rimuove ed ecco, come per magia, comparire i dati del biglietto elettronico. La signora preme un pulsante e… magia: da una piccola fessura in basso compare la tanto agognata carta d’imbarco. La fortuna assiste sempre gli audaci: nonostante la lontana parentela di queste torrette con i famigerati Bancomat, c’è carta nella stampante. Eureka! Una corsa veloce, per quello che può permettere il labirintico serpentone della fila all’ingresso dei controlli di sicurezza e le Forche Caudine di Fiumicino sono oramai solo un ricordo. Solo un dubbio ancora attanaglia la mente della viaggiatrice: «Ma in un aeroporto dove non ci sono torrette self-service, come se la sarebbe cavata?» Poi anche quello svanisce, mentre mostra trionfante la carta d’imbarco all’ingresso del finger

La morale della storia? Virtuale è bello, ma cartaceo è meglio, almeno finché una certa compagnia aerea non si sarà organizzata adeguatamente.

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Commenti (1) a «Alitaglia 2, la Vendetta»

  1. rizia ha detto:

    AlitaGlia? No, meglio AliDAtaGliare, si lamentano che la compagnia rischia di fallire, ma è incredibile come sia riuscita a sopravvivere sino ad oggi con il DISservizio che fornisce…

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