Diventare maturi



Ahmad Rafat, commentando un articolo di Stefano Marcelli su Facebook ha scritto:

Esiste ancora una sinistra da qualche parte nel mondo? A me pare che la parola sinistra sia ormai parte di un linguaggio appartenente al passato. In altre parole bisogna archiviarte destra e sinistra e cercare nuovi termini più adeguati alla situazione politica attuale. Per quanto riguarda Israele, credo che solo un governo di destra forte, e non quello che si formerà in base agli attuali risultati elettorali, potrebbe rimettere il treno della pace sui binari.

Non so se esista ancora una sinistra nel mondo, ma so che sempre più persone sono stanche di ragionare in termini di sinistra o destra, quasi che esistano solo due modi di interpretare la realtà. A noi non servono ideologie, ma competenze e onestà intellettuale, e le une e le altre scarseggiano in tutto il mondo della politica e in tutti i Paesi.

Abbiamo bisogno di costruire una società sostenibile ed etica, rispettosa dei diritti e delle libertà del singolo da una parte, della solidarietà per i più deboli dall’altra. Una società dove il merito non è un crimine ma lo è il privilegio; una società dove ognuno è libero di fare le proprie scelte ma se ne assume le responsabilità; dove non ci sono garanzie assolute salvo quella di poter vivere una vita dignitosa e dove la violenza materiale e morale è ostracizzata in tutte le sue forme; dove ognuno è valutato per quello che vale e vale in quanto una parte di quel valore si riflette sugli altri e sulla società nel suo complesso.

Questo è il mondo come dovrebbe essere e come, a mio avviso, potrebbe essere, ma è necessario scegliere nuove strade e nuovi governi, non in base a utopie e ideologie, ma a pochi semplici principi di rispetto reciproco e nei confronti dell’ambiente e del mondo in cui viviamo.

In pratica, si tratta di diventare maturi.

 

Comments (2) to «Diventare maturi»

  1. utente anonimo says:

    La parola sinistra mi sembra un pò sinistra…

  2. utente anonimo says:

    Si, la sinistra esiste. Per fortuna. E per fortuna è molto diversa dalla destra. Detto questo – che è di una ovvietà sconcertante – io mi sono un pò stufato di quelli che da 15 anni (1994…) continuano a ripetere che ‘bisogna superare la sinistra’; ‘ripensare la sinistra’ e amenità del genere. A furia di star lì a superare siamo finiti fuori strada, a furia di ripensare ci siamo dimeticati persino quello che stavamo dicendo. Rimettiamoci in carreggiata, sciacquiamoci la testa e ricominciamo a parlare. A tutti. (rdn)

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