Benvenuti in Italia



Medici senza Frontiere (MSF) è la più grande organizzazione medico-umanitaria internazionale al mondo a fornire soccorso umanitario a quelle popolazioni la cui sopravvivenza è minacciata da violenze, negligenza o catastrofi, dovute principalmente a guerre, epidemie, malnutrizione, mancanza di accesso all’acqua potabile, esclusione dall’assistenza sanitaria o cataclismi naturali.

Creata nel 1971, MSF opera in 63 Paesi effettuando ogni anno milioni di visite mediche, curando oltre un milione di casi di malaria, vaccinando oltre due milioni di casi di meningite e centinaia di migliaia di bambini contro il morbillo, senza contare le decine di migliaia di interventi chirurgici e il supporto a oltre diecimila donne vittime di violenza sessuale.

MSF è attiva prevalentemente nei Paesi del Terzo Mondo, in quelli più poveri oppure dove regimi dittatoriali, faide tribali e guerre mietono da decine fino a centinaia di migliaia di vite ogni anno. Non c’è quindi da stupirsi se quest’ano MSF sia intervenuta in quello che ormai può considerarsi a tutti gli effetti, se non dal punto economico quantomeno da quello della civiltà, un tipico Paese del Terzo Mondo: l’Italia.

L’Italia, proprio lei, anzi, noi. Più precisamente la Calabria e se vogliamo essere ancora più precisi, la Piana di Gioia Tauro. Nei comuni di Rosarno (RC), San Ferdinando (RC) e Rizziconi (RC), MSF ha individuato una popolazione di almeno 1.500 immigrati che versano in condizioni semplicemente inverosimili sia dal punto di vista igienico che alimentare, senza contare il modo in cui vengono vergognosamente sfruttati. E non è una vergogna solo per quei comuni, né per quella regione e neanche per il solo Meridione. È una vergogna nazionale perché di quei prodotti agricoli raccolti da quella povera gente ci nutriamo tutti, dalle "civilissime" regioni del Nord fino alle estremità meridionali del Paese.

Che altro si può dire? Oggettivamente niente. Oggi i vari telegiornali hanno ricordato che ormai nel nostro Paese il 10% della popolazione gestisce oltre il 50% della ricchezza, e sappiamo benissimo come in quel 10% ci siano proprio quelle persone che affermano di voler risolvere i problemi del Paese, problemi che tuttavia non li toccano, e non mi riferisco solo al Governo o alla maggioranza, ma a tutta la politica e anche a quell’imprenditoria che fino ad oggi con quella politica è andata a braccetto. Non dimentichiamoci che in Italia tutti governano da qualche parte, ovvero tutti, se non in una regione in una provincia, e se non in una provincia in un comune, sono stati e continuano a essere chiamati a dimostrare onestà, capacità, competenza. E tutti, chi più, chi meno, hanno fallito da qualche parte la prova.

Il nostro è un Paese imbevuto di clientelismo e corruzione a tutti i livelli, dal piccolo commerciante all’impiegato che si è costruito abusivamente casa, dall’idraulico al medico, e ormai persino operai e contadini e quelli che una volta erano chiamati proletari. Tutti cercano di risolvere i loro problemi a modo proprio, cercando aiuti, raccomandazioni, violando piccole e grandi leggi. È un Paese che sta marcendo lentamente e neppure se ne rende conto.

Stiamo scendendo rovinosamente la china di tutte le classifiche mondiali: ricchezza, onestà, scoperte scientifiche, tecnologia, produttività e chi più ne ha più ne metta. Sono dati di fatto, non opinioni. Che ci piaccia o meno, è semplice realtà. E tutti continuiamo a dirci che ce la faremo, che siamo bravi, belli e intelligenti. Ma forse quei disgraziati che lavorano nei campi calabresi non la vedono così e chissà, magari così si sentono un po’ più a casa loro, un po’ più vicini a quella miseria, a quella corruzione, a quella sofferenza che pensavano di essersi lasciati alle spalle. Benvenuti in Italia, il Bel Paese.

Comments (2) to «Benvenuti in Italia»

  1. utente anonimo says:

    Io infatti emigro. Il “sistema Italia” è questo, gli italiani lo hanno costruito piano piano ed ancora lo vogliono. Chi resiste è solo una piccolissima minoranza, che farebbe prima ad andarsene in posti più civili.

  2. sweethi says:

    come al solito senza parole….

No trackbacks or pingbacks to «Benvenuti in Italia»

Please use Facebook only for brief comments.
For longer comments you should use the text area at the bottom of the page.

Facebook Comments

Leave a Reply





In compliance with the appropriate provisions of the law I state that this site is no profit, has not a predefined recurrence and is not updated according to a deadline. It may therefore not be considered an editorial product under Italian law #62 of March 7th, 2001. In addition, this site makes use of the right of citation for academic and criticism provided in Article 10 of the Berne Convention on copyright.